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Genova scende in piazza per i lavoratori dell’Ansaldo a processo: mille in corteo

Oggi l'udienza preliminare per sedici persone indagate a vario titolo dopo le manifestazioni del 12 e 13 ottobre 2022

Pubblicato:16-01-2024 10:04
Ultimo aggiornamento:16-01-2024 11:56

GENOVa corteo ansaldo
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GENOVA – Al grido di “Siamo tutti dell’Ansaldo”, è partito poco dopo le 9 il corteo dei lavoratori di Ansaldo energia di Genova, dalla stazione Principe in direzione del Tribunale, dove in mattinata si terrà l’udienza preliminare per le 16 persone (13 lavoratori di Ansaldo e tre portuali) indagate a vario titolo dopo le manifestazioni del 12 e 13 ottobre 2022. All’epoca, i lavoratori temevano per il futuro di una delle fabbriche storiche della città ed erano scesi in piazza due giorni di fila, prima bloccando lo svincolo autostradale di Genova Ovest e la Sopraelevata, poi l’aeroporto Cristoforo Colombo.

Alta l’adesione allo sciopero di quattro ore proclamato dalla rsu Fiom e Fim, con oltre un migliaio di persone in piazza. Al corteo la solidarietà dei rappresentanti delle principali aziende metalmeccaniche del capoluogo ligure, dall’ex Ilva a Fincantieri, dei lavoratori portuali, delle altre categorie sindacali di Cgil e Cisl e dell’Anpi. In piazza anche l’Usb e alcuni esponenti politici di centrosinistra.

“Oggi l’Ansaldo è un simbolo del movimento operaio, di chi non piega la testa per difendere il proprio posto di lavoro- afferma Federico Grondona, rsu Fiom e uno degli indagati- siamo in piazza per non far sentire soli questi lavoratori, per fargli sentire che è ‘uno per tutti e tutti per uno’. Non possono pagare 16 operai per manifestazioni determinate che avevano l’obiettivo di difendere 3000 posti di lavoro e la più grande e antica azienda di Genova. Rischiare sette anni di carcere perché abbiamo bloccato cinque ore via Cantore, giudicatelo voi“.


MANIFESTANTI CONTRO TOTI E LA REGIONE: ‘TEPPISTI SIETE VOI’

“Vergogna” e “I teppisti dell’Italia siete voi”. Con questi due cori i lavoratori di Ansaldo energia hanno contestato la Regione Liguria e il governatore Giovanni Toti, mentre il corteo passava sotto la sede dell’ente in Piazza De Ferrari. Durante le manifestazioni di ottobre 2022, per cui sedici lavoratori sono indagati a vario titolo, il presidente e il sindaco Marco Bucci avevano duramente contestato i blocchi allo svincolo autostradale di Genova Ovest, alla Sopraelevata e all’aeroporto Cristoforo Colombo definendo le manifestazioni atti di “teppismo”. E, afferma Federico Grondona, rsu Fiom, “la nostra memoria non dura cinque minuti. Se ci vogliono schiavi, non lo saremo mai”.

CORTEO SI CONCLUDE DAVANTI A TRIBUNALE

Il corteo dei lavoratori di Ansaldo energia a Genova è arrivato davanti al Palazzo di Giustizia, dove i manifestanti stanno esponendo lo striscione “Siamo tutti Ansaldo”, che ha aperto la protesta questa mattina. In Tribunale è attesa l’udienza preliminare per i 16 lavoratori indagati a vario titolo per le manifestazioni del 12 e 13 ottobre 2022.

“Siamo in piazza per dare un segnale di vicinanza alle persone denunciate e per ribadire che le lotte dei lavoratori non possono essere criminalizzate perché per chi rischia il proprio lavoro l’unica prospettiva è scioperare: noi continueremo a scioperare e lottare”, afferma il segretario generale della Fiom Genova, Stefano Bonazzi. “Tutti devono sapere che se oggi Ansaldo continua ad essere la grande e storica fabbrica genovese è perché quei lavoratori hanno sventato uno stato di fallimento. Oggi, dopo la lotta dei lavoratori, si ritorna a sentire il rumore del lavoro. Tutta la città è tornata a stringersi attorno a un presidio storico dell’industria”.

Il segretario della Fim Cisl, Christian Venzano, precisa che “non è una manifestazione contro la magistratura, che speriamo chiuda al meglio questa vicenda, non è contro le forze dell’ordine, che abbiamo sempre rispettato, ma è un segno di vicinanza e sostegno di questi lavoratori che erano scesi in piazza contro il rischio di fallimento di Ansaldo energia”.

La manifestazione si è conclusa così come si era aperta al grido di “Siamo tutti dell’Ansaldo”.

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