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In Valle d’Aosta, dedicata alla florovivaista la statuina del presepe 2022

La statuina è stata consegnata al vescovo di Aosta Franco Lovignana. L'iniziativa è proposta dalla Coldiretti della Valle d'Aosta, dalla Confartigianato e dalla Fondazione Symbola.

Pubblicato:15-12-2022 18:53
Ultimo aggiornamento:15-12-2022 18:53
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consegna statuina presepe 2022 al vescovo di Aosta Franco Lovignana
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AOSTA- Il presepe racconta della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi rappresenta anche uno spaccato della vita di tutti i giorni. Dopo l’infermiera in tempo di Covid e l’imprenditore alle prese con la crisi economica, la statuina scelta per il 2022 dalla Coldiretti della Valle d’aosta, insieme alla Confartigianato e alla Fondazione Symbola, è dedicata alla figura della florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. La statuina è stata consegnata ieri pomeriggio al vescovo di Aosta, Franco Lovignana, dal direttore della Coldiretti della Valle d’Aosta Elio Gasco e dal segretario della Confartigianato Imprese Valle d’Aosta Stefano Fracasso.

‘PORTIAMO NEL PRESEPE UN SIMBOLO DELLA SOSTENIBILITÀ ESPRESSA DAGLI ARTIGIANI E DALLE PICCOLE IMPRESE’

Inserire nel presepe questa “nuova” figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, “è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita”, si legge in una nota. “Il florovivaismo- afferma Gasco- è un comparto strategico del Made in Italy che anche in Valle d’Aosta coinvolge imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio”. E aggiunge: “Un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale”. Per Fracasso, “portiamo nel presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese“. E spiega: “E’ la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.


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