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Tg Politico Parlamentare, edizione del 15 novembre 2023

In questa edizione: lo sciopero del 17 novembre; sanzioni dell'Antitrust per l'aumento delle bollette; in Italia risale il debito; le sfide del governo

Pubblicato:15-11-2023 17:46
Ultimo aggiornamento:15-11-2023 17:46
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SCIOPERO: SALVINI PRECETTA, INSORGONO CGIL E UIL

Dopo la precettazione del ministro Matteo Salvini che ha ridotto a 4 ore lo sciopero del settore dei trasporti di venerdì, continuano le polemiche tra governo e sindacati. “E’ un atto gravissimo”, dice Maurizio Landini, “viene messo in discussione il diritto sancito dalla Costituzione della singola persona di poter scioperare. Non l’aveva mai fatto nessun altro governo nella storia di questo Paese”, ribadisce il segretario della Cgil. Il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parla di “squadrismo istituzionale”. I sindacati, per non rischiare pesanti multe a danno dei lavoratori, prendono atto della precettazione e riducono lo sciopero di venerdì nel settore dei trasporti a 4 ore, dalle 9 alle 13.
“Il Paese non ha bisogno di blocchi ma di correre e competere”, sostiene il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, chi non rispetta le regole, aggiunge, “ne pagherà le conseguenze”.

ANTITRUST, SANZIONI A SOCIETÀ PER AUMENTO BOLLETTE

Arrivano le sanzioni dell’Antitrust per gli aumenti delle bollette. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha fatto scattare multe per oltre 15 milioni di euro nei confronti di sei società, tra cui Enel, Eni, Edison e Acea, per aver adottato pratiche commerciali aggressive. Secondo l’indagine dell’Antitrust, i consumatori hanno dovuto accettare aumenti di prezzi ai contratti del libero mercato che ancora non erano scaduti, nonostante uno dei decreti Aiuti varati dall’allora premier Mario Draghi vietava esplicitamente di modificare le tariffe. Soddisfatte le associazioni dei consumatori che ora chiedono gli indennizzi.

CRESCITA GIÙ IN ITALIA, RISALE IL DEBITO

L’economia rallenta in Europa e in Italia, ma la Commissione europea si aspetta una modesta ripresa l’anno prossimo. Non sarà così per l’Italia, che nel 2024 potrebbe essere il Paese che crescerà di meno insieme alla Germania. Le stime di Bruxelles tagliano al ribasso il Pil italiano del 2023, che salirà dello 0,7% invece che dello 0,8, ma i problemi maggiori si avranno l’anno prossimo perchè con una crescita inferiore all’1% il governo rischia di dover correggere la strategia delineata con la manovra. Intanto la Banca d’Italia registra una risalita del debito pubblico che si attesta 2.844 miliardi di euro.


MES, BALNEARI E PATTO STABILITÀ LE SFIDE DEL GOVERNO

“Il cammino che il governo ha davanti è ancora lungo”, dice la premier Giorgia Meloni in un messaggio inviato all’assemblea di Federmanager. La presidente del Consiglio ammette i problemi: “Sono concreti e li dovremo affrontare”, sottolinea, ma auspica un gioco di squadra, tra istituzioni, imprese e lavoratori. Uno di questi problemi è rappresentato sicuramente dalla questione legata alle concessioni balneari da mettere a bando. Da Bruxelles è stato lanciato l’ultimatum: l’Italia ha due mesi per mettersi in regola e adeguarsi agli obblighi di gara. L’esecutivo vorrebbe liberalizzare solo le spiagge libere. Ma ci sono altri fronti aperti con l’Europa: dalla revisione del Pnrr alla ratifica del Mes fino alla riforma del patto di stabilità. Nodi che il governo dovrà sciogliere entro la fine dell’anno.

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