NEWS:

Basilicata, Pd compatto per Lacerenza

D'Attorre: "Renzi ci ha criticato? Lui è bravo a fare giochi di parole ma la verità è che si appresta ad appoggiare il candidato della destra"

Pubblicato:15-03-2024 17:02
Ultimo aggiornamento:15-03-2024 17:03
Autore:

domenico lacerenza
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA –  Il Pd si compatta intorno a Domenico Lacerenza come candidato alle Regionali in Basilicata. Già in mattinata la Dire aveva appreso da fonti Pd che lo stesso primario del Dipartimento di oculistica di Potenza considerava prive di fondamento le voci di un suo ritiro.

Se Lacerenza potrebbe fare un passo indietro? “Al momento non mi pare ci siano cambiamenti ma discussioni, escludo che ci sia un ripensamento su di lui ad oggi. Renzi ci ha criticato? Lui è bravo a fare giochi di parole ma la verità è che si appresta ad appoggiare il candidato della destra“, dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il membro della segreteria Pd Alfredo D’Attorre.

BONACCINI: “SERVE RESPONSABILITÀ PER STARE UNITI”

In Basilicata “i numeri delle elezioni politiche direbbero che il centrosinistra, se restasse unito, sulla carta avrebbe un ampio margine: è evidente che il calcolo non si può fare così, ma se si pensa più all’interesse di parte si rischia di andare divisi e di consegnare la vittoria alla destra”. Ecco perché, intervenendo alla trasmissione di La7 ‘L’aria che tira’, il presidente della Regione Emilia-Romagna e del Pd Stefano Bonaccini auspica, in vista delle imminenti elezioni regionali in Basilicata, “uno sforzo di responsabilità per cercare di restare uniti da parte di chi è alternativo a questo Governo”, anche alla luce del fatto che il contesto politico attuale vede una destra particolarmente forte. Pur senza esprimere giudizi su chi potrebbe essere il candidato giusto per vincere, perché “non conosco Domenico Lacerenza e comunque di questo si devono occupare i livelli locali“, Bonaccini fa proprie le parole pronunciate ieri da Romano Prodi, che a suo dire sono state “molto chiare e molto giuste nella loro semplicità: se ci si vuole dividere lo si faccia, ma questo vuol dire consegnarsi alle sconfitte”.


Quanto alle tensioni con Azione– che lamenta di essere stata esclusa dalla coalizione per un veto del Movimento 5 stelle- il presidente dell’Emilia-Romagna afferma che “escludere a priori una delle opposizioni, che ha dato la sua disponibilità, è un errore”, ma sottolinea anche che “è curioso che Azione valuti di appoggiare Vito Bardi (candidato presidente del centrodestra, ndr)”. Sul punto, Bonaccini ribadisce la sua opinione che “in queste ore ci si debba rimettere al lavoro per unire una coalizione più ampia possibile, senza veti a priori. In questo Carlo Calenda dice una cosa giusta”. Per il presidente dell’Emilia-Romagna, in sintesi, “il centrosinistra deve darsi un profilo unitario e non essere ‘strabico’, ma parlare in tutte le direzioni”. E questo, conclude, sostanzialmente per due ragioni: da un lato “bisogna guardare la matematica” e riconoscere che “nelle regioni del Sud è molto difficile governare senza il Movimento 5 stelle, mentre al Nord la sola alleanza Pd-M5s non è sufficiente”, dall’altro Bonaccini è convinto che “siano molte di più le cose che uniscono le opposizioni a questo Governo rispetto a quelle che le dividono, a partire dalla difesa della sanità pubblica, che il Governo sta smantellando”. Da qui il richiamo all’unità delle opposizioni, anche per “non regalare alla destra persone che non si definiscono di sinistra, ma che non vogliono andare con questa destra”. 

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it