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Danni da cimice asiatica, in Emilia-Romagna i primi rimborsi

I soldi arriveranno direttamente sul conto corrente degli agricoltori. Alle imprese agricole dell'Emilia-Romagna sono stati destinati 63 milioni di euro per il triennio 2020-2022

Pubblicato:15-01-2021 16:08
Ultimo aggiornamento:15-01-2021 16:08

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 ROMA – Da oggi gli agricoltori dell’Emilia-Romagna inizieranno a ricevere direttamente sul proprio conto corrente gli indennizzi per i danni causati dalla cimice asiatica nel corso del 2019. I rimborsi saranno pagati a 1.300 aziende delle sei province più colpite: Bologna, Ferrara, Forlì- Cesena, Modena, Ravenna e Reggio Emilia. Il range di contributo, calcolato in base all’entità del danno subito, va da 200 euro a 900.000 euro per beneficiario. Nel complesso, alle imprese agricole dell’Emilia-Romagna sono stati destinati 63 milioni di euro per il triennio 2020-2022, su un totale di 110 milioni stanziati dal Ministero delle Politiche agricole. Si tratta quindi dell’importo più alto a livello nazionale, che mira a coprire il 57% delle perdite dichiarate. Sono oltre 40 i milioni di euro programmati per il 2020, piu’ 11,5 milioni sia nel 2021 sia nel 2022. Nella sola Emilia-Romagna i danni causati dall’insetto superano i 270 milioni di euro. “Sono particolarmente felice perché questo è un aiuto importante che i nostri agricoltori aspettavano da tempo– commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- e un passo concreto per la ripresa dell’attivita’ economica e produttiva di un settore duramente colpito. Un risultato straordinario, che arriva anche grazie al lavoro costante assieme alle associazioni del territorio e va a sommarsi all’impegno regionale profuso in questi anni per far fronte all’emergenza e al piano di lotta integrata messo in campo. Ora il nostro obiettivo è velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse, a questo proposito abbiamo chiesto al Governo di anticipare al 2021 anche le risorse del 2022″. Soddisfatto per gli indennizzi il presidente regionale di Coldiretti, Nicola Bertinelli. “I contributi per le imprese agricole colpite da cimice asiatica sono arrivati in tempi ragionevolmente brevi- commenta- grazie alla sinergia messa in campo da Coldiretti e dalla Regione”. Oggi dunque “è un giorno importante- prosegue Bertinelli- ma ora è necessario che si provveda al più presto a offrire ristoro anche alle aziende colpite dalle gelate che la scorsa primavera hanno comportato perdite quasi totali al comparto ortofrutticolo regionale”. Si parla di danni “per oltre 400 milioni di euro a oltre 9.000 aziende- conteggia Coldiretti- molte delle quali già messe a dura prova dagli attacchi della stessa cimice asiatica e dall’emergenza coronavirus“.

A luglio, ricorda l’associazione di categoria, “era stata inviata una lettera sottoscritta dall’assessore Mammi all’allora ministra Bellanova, con la richiesta di applicazione della deroga al decreto legislativo 102/2004 sulle calamità naturali. Auspichiamo anche per questa calamita’ un esito analogo, nei tempi e nei risultati, all’iter dei risarcimenti per danni da cimice asiatica”. Coldiretti sta contattando per questo tutte le aziende colpite dalle gelate di marzo e aprile 2020, proprio per recuperare i dati e la documentazione necessaria a presentare le domande entro il prossimo 6 febbraio.

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