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Litigi tra condomini? Durante il lockdown aumentati del 70%

"In moltissimi casi gli amministratori non si sono dimostrati in grado di gestire la situazione", sostiene Emilio Giffi, fondatore di Condominio Chiaro

Pubblicato:15-01-2021 13:22
Ultimo aggiornamento:15-01-2021 13:23
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ROMA – “Il 2020 è stato caratterizzato da lunghi periodi trascorsi in casa. Inevitabilmente questa situazione ha portato a un aumento di stress, che spesso è sfociato in litigi tra condomini, aumentati di quasi il 70%, ai quali non sempre gli amministratori hanno saputo porre rimedio in modo adeguato”, sostiene Emilio Giffi, fondatore di Condominio Chiaro, rete nazionale che tutela i cittadini che abitano nei condomini. “La pandemia ha stravolto ed esasperato gli equilibri della convivenza, e questo sta rendendo necessario rivedere le regole di convivenza all’interno dei condomini, ma anche il modo in cui questi vengono amministrati”, aggiunge Giffi in una nota.

“Il covid- argomenta il fondatore di Condominio Chiaro- ha sconvolto ogni aspetto della nostra vita. Per questo motivo sarebbe stato assurdo pensare che non ci sarebbero state conseguenze all’interno dei condomini, luoghi in cui abbiamo trascorso gran parte del nostro tempo nell’ultimo anno. Questo ha portato a vivere diversamente anche gli spazi comuni, chiedendo ai propri amministratori un numero sempre maggiore di interventi da svolgere nel rispetto delle norme anticovid e del distanziamento sociale. In moltissimi casi, però, gli amministratori non si sono dimostrati in grado di gestire la situazione”.

“La problematica più frequentemente riscontrata è stata quella relativa all’organizzazione delle assemblee, poiché difficilmente si dispone di spazi abbastanza grandi da ospitare i condomini in sicurezza. Sono cambiate anche le fasce d’orario in cui si richiede l’intervento dell’amministratore per la segnalazione di problematiche o discussioni. Se prima della pandemia queste si concentravano nella prima mattina o nella fascia serale, ora, con gli orari mutati dei condomini, arrivano ad ogni ora del giorno”, sottolinea Giffi.


“Oggi- prosegue l’amministratore delegato di Condominio Chiaro- chi amministra un condominio e vuole svolgere questo ruolo con professionalità, non può prescindere dall’introdurre strumenti tecnologici, avendo cura poi di illustrarne l’utilizzo anche ai condomini più anziani o meno avvezzi alla tecnologia. Noi già da anni ci affidiamo alla tecnologia per offrire un servizio più completo, ma ora stiamo introducendo ulteriori novità per il 2021, come ad esempio l’installazione di lavagne elettroniche interattive negli androni degli stabili, che i condomini possono gestire anche da app per cellulare, la disponibilità permanente di una piattaforma di videoconferenza tra il nostro team e i condomini, sito web condominiale accessibile h24 con tutte le fatture del condominio, verbali di assemblea, contratti di appalto in essere, situazione finanziaria condominiale e personale dell’utente che accede. Tutti questi servizi innovativi non avranno nessun costo aggiuntivo per i condomini, è un’opera di digitalizzazione che migliorerà l’erogazione dei nostri servizi e la vita delle persone all’interno dei condomini, garantendo un livello di trasparenza e accessibilità alle informazioni mai visto in questo settore”.

“Ma la tecnologia da sola non può bastare, ricordiamoci che abbiamo pur sempre a che fare con delle persone, non con dei robot. Per questo, a tutti i nostri amministratori, da sempre reperibili h24, abbiamo chiesto di focalizzarsi ancora di più sull’ascolto del condomino, cercando di implementare le loro capacità di relazionarsi con gli altri. Molte delle dispute tra condomini in questi mesi sono nate dalla stanchezza e dallo stress e, con un sapiente intervento dell’amministratore, possono essere placate in poco tempo, chiedendosi scusa reciprocamente”, conclude Giffi.

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