NEWS:

Giannini a Napoli: “Contro la violenza sulle donne impegno per strumenti sempre più performanti”

Nei nuovi spazi della Questura di Napoli anche un'area denominata "Una Casa per te", destinata all'accoglienza e all'ascolto, anche in forma protetta, di donne, minori e altre vittime vulnerabili

Pubblicato:14-12-2021 14:43
Ultimo aggiornamento:14-12-2021 15:21

giannini_questura napoli-min
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – “È una giornata molto importante per la polizia di stato, per la questura di Napoli, per i cittadini e per la città. Con questa inaugurazione abbiamo da una parte delle strumentazioni di altissima tecnologia che aiuteranno nelle indagini e dall’altra la creazione di ambienti particolarmente confortevoli e idonei per cercare di dare la migliore assistenza possibile alle vittime di violenza, alle vittime di abusi”. Così Lamberto Giannini, capo della Polizia – direttore generale della Pubblica sicurezza, a margine dell’inaugurazione dei nuovi spazi della Questura di Napoli che ospiteranno uffici della Squadra mobile e della divisione Anticrimine, sale intercettazioni, una sala multimediale e un’area denominata “Una Casa per te”, destinata all’accoglienza e all’ascolto, anche in forma protetta, di donne, minori e altre vittime vulnerabili.

“Noi siamo a loro disposizione e questo – prosegue – è un ennesimo esempio di un percorso che si sta facendo per combattere i crimini odiosi della violenza di genere e della violenza contro i minori. Ritengo sia un passo molto importante così come ritengo particolarmente significativo che a creare questo clima di armonia e di bellezza abbiano contribuito i ragazzi di Nisida guidati da un artista esimio che hanno creato delle bellissime immagini che trasudano empatia e umanità. Questi ragazzi stanno facendo la loro parte per prevenire la violenza e per noi è un risultato importantissimo”.

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Banco Napoli, di Soroptimist International Club di Napoli e di Tecno S.R.L. Gli spazi de “Una Casa per te”, progettati dall’architetto Valentina Pisani e funzionali a garantire il valore primario dell’accoglienza, sono stati arricchiti dalle opere del maestro Lello Esposito che ha guidato anche la realizzazione di alcuni lavori eseguiti nei laboratori di ceramica e metalli all’interno dell’istituto penale per minorenni di Nisida gestiti dalla fondazione ‘Il meglio di te’ e dalla cooperativa sociale Nesis.


Inoltre, con la collaborazione delle associazioni Officina delle idee e Mai più violenza infinita, sono state dipinte due panchine: una di rosso, colore simbolo della lotta alle violenze di genere, ed una di verde, simbolo di speranza e serenità per i bambini, che sono state installate nello spazio antistante l’ingresso della Questura in via Guantai Nuovi. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il Questore di Napoli Alessandro Giuliano, la presidente di Fondazione Banco Napoli Rossella Paliotto, la presidente del Soroptimist International Giovanna Guercio e il Presidente di Tecno S.R.L. Giovanni Lombardi.

GIANNINI: “IMPEGNO PER STRUMENTI SEMPRE PIÙ PERFORMANTI

“C’è impegno per avere strumenti sempre più performanti, ma sono stati fatti passi avanti importantissimi per esempio con la possibilità che ha il questore di ammonire i soggetti: così molte persone sono state dissuase e tantissimi risultati si sono avuti. È chiaro che bisogna sempre tendere ad andare avanti e quindi sono al vaglio anche delle norme per questo”. Lo ha detto Lamberto Giannini, capo della Polizia – direttore generale della Pubblica sicurezza, parlando della violenza di genere sulle donne in occasione dell’inaugurazione dei nuovi spazi della Questura di Napoli che ospiteranno uffici della Squadra mobile e della divisione Anticrimine, sale intercettazioni, una sala multimediale e un’area denominata “Una Casa per te”, destinata all’accoglienza e all’ascolto, anche in forma protetta, di donne, minori e altre vittime vulnerabili.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it