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Fridays For Future Italia: “Noi compatti sulla causa palestinese, sbagliato contestare Greta”

Davide Dioguardi, tra i portavoce del movimento: "Giustizia climatica e giustizia sociale sono la stessa cosa".

Pubblicato:14-11-2023 18:41
Ultimo aggiornamento:14-11-2023 18:41
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ROMA – Se in Germania i Fridays for future contestano la paladina del movimento, Greta Thunberg, per le sue posizioni filo palestinesi, il movimento italiano non ha dubbi nè divisioni. “Non voglio indagare le ragioni che portano i movimenti d’oltralpe a contestare Greta Thunberg. Noi non abbiamo mai avuto dubbi sulla solidarietà al popolo palestinese, e all’interno del movimento, su questo, siamo sempre stati compatti, dicendo fin da subito che siamo dalla parte dei palestinesi”, spiega all’agenzia di stampa Dire Davide Dioguardi, tra i portavoce del movimento.

“L’AMBIENTE E’ UNA QUESTIONE POLITICA”

Secondo l’attivista, “non è vero che clima e guerra non c’entrano. L’ambiente è una questione politica. Non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale. La transizione ecologica ha una controparte: chi sta massacrando civili innocenti”.

Secondo Dioguardi, la narrazione mediatica del conflitto in Medio Oriente rischia di isolare e dividere gli attivisti per il clima, “come è avvenuto in Germania”. Ma se la storia rende i cittadini tedeschi più sensibili alla causa palestinese, per l’attivista “legare l’antisemitismo alle manifestazioni pro Palestina è un errore. Siamo antifascisti. L’antisemitismo è quanto più distante da noi, anche se la controparte utilizza ogni strumento per collegare le due cose”.


Per Fridays for future Italia, quindi, clima e pacifismo sono dalla stessa parte. “È vile dire che l’ambiente non deve entrare in collegamento con altre questioni. Ci dispiace se qualcuno, a causa delle nostre posizioni, non vede più in Fridays for future un interlocutore. Ma non esiste un movimento per la giustizia climatica che neghi che ora a Gaza si sta consumando un genocidio“.

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