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Via le barriere architettoniche, Genova dà l’ok al piano

GENOVA - La giunta del Comune di Genova

Pubblicato:14-07-2016 17:58
Ultimo aggiornamento:14-07-2016 17:58

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disabili

GENOVA – La giunta del Comune di Genova ha approvato le linee guida per la realizzazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche che la legge 41 del 1986 imponeva di adottare entro un anno, ma è rimasta inattuata nel 90% dei Comuni italiani. Il piano consentirà di avere una mappatura completa e dettagliata, individuando l’elenco degli interventi necessari per eliminare le barriere ancora esistenti in tutti gli edifici e spazi pubblici; inoltre, stabilirà criteri di priorità per un corretto inserimento nella programmazione dei lavori pubblici e sul piano degli investimenti.

L’approvazione delle linee guida segue la sollecitazione arrivata dal Consiglio comunale attraverso una mozione di iniziativa di Alberto Pandolfo (Pd) e Guido Grillo (Forza Italia), approvata all’unanimità. “In gioco non c’è solo il formale rispetto della legge ma il diritto sostanziale di tutti i cittadini all’accesso agli edifici pubblici, alle fermate dei bus, alle strade, agli attraversamenti pedonali– commenta il sindaco, Marco Doria- cose molto concrete, che determinano una qualità della vita accettabile e che influiscono sul livello di integrazione e sulla sicurezza della città”. Per il primo cittadino bisogna riconoscere un diritto che non riguardi soltanto le persone con disabilità, ma tutti i cittadini che fanno spesso esperienza delle barriere architettoniche incontrando ostacoli sul loro cammino quando hanno una disabilità temporanea o, ad esempio, accompagnano una carrozzina con il bimbo.


mamma_passegginoDal 2013 al 2015, il Comune ha effettuato una settantina di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche per complessivi 1,5 milioni di euro, principalmente in edifici scolastici, uffici e ascensori pubblici, marciapiedi e fermate dell’autobus, utilizzando il 10% degli oneri di urbanizzazione, come stabilito dalla legge. Negli ultimi anni grande attenzione è stata rivolta anche agli attraversamenti stradali: tutti gli impianti semaforici nuovi sono stati dotati di avvisatori acustici per ipovedenti. “L’obiettivo dei prossimi cinque anni- illustra l’assessore a Legalità e diritti, Elena Fiorini- è intervenire sui poli gravi e sulle scuole affinché in ogni municipio ci sia almeno una scuola di ogni ordine e grado senza barriere”. Sempre in tema di accessibilità, Genova è, da poche settimane, la prima città italiana a ospitare un “Mobility Center”, progetto nato da un’impresa privata in collaborazione con la società Porto Antico e la cooperativa sociale “La Cruna”, che punta a consentire alle persone disabili o con problemi di mobilità la visita di una città con molte barriere naturali a causa della sua conformazione morfologica.

di Simone D’Ambrosio, giornalista

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