NEWS:

Sala: “Per la Regione il problema è Milano, ma poi…”

"Leggo che Regione Lombardia dichiara che dal 21 aprile si faranno 20.000 test al giorno. Bene: dove? In altre province, ma non Milano"

Pubblicato:14-04-2020 09:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:08
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Che ci diano le mascherine, molti piu’ tamponi, che ci diano i test sierologici. Leggo che Regione Lombardia dichiara che dal 21 aprile si faranno 20.000 test al giorno. Bene: dove? In altre province, ma non Milano. Ma come? Il problema non e’ Milano?” Non ci sta il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla retorica regionale del ‘milanese indisciplinato’. Non ci sta e lo fa chiaramente capire durante la sua consueta comunicazione mattutina. 

“Se qualcuno pensa che c’e’ troppa gente in giro deve fare una cosa molto semplice, faccia una nuova ordinanza e tenga piu’ persone a casa“, afferma il primo cittadino rivolto alla giunta regionale, dopo che anche ieri da Palazzo Lombardia si e’ puntato il dito con una presunta poco disciplinata cittadinanza meneghina. “Ieri mattina sono stato in giro per la citta’ con la Polizia locale per vedere come vengono fatti i controlli”, racconta Sala, che spiega come dei dati dei controlli di ieri e dei giorni precedenti. “Ebbene, piu’ del 95% delle persone fermate sono in regola: questa e’ la realta’”, afferma il sindaco, che si dissocia da questa retorica del milanese indisciplinato “che si fa gli affari suoi: non e’ cosi'”, afferma.

Anzi, per rivalutare la citta’, il sindaco rendiconta le risorse accumulate grazie alle donazioni cittadine arrivate al fondo di mutuo soccorso messo in piedi da Palazzo Marino: 12 milioni. Gia’, perche’ il compito della politica a detta di Sala “deve essere quello relativo dal prendersi cura, a partire dai piu’ poveri, a partire da chi sta in periferia a partire dai nostri vecchietti nelle Rsa”. Un’altra frecciata per qualcuno? Forse.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it