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Tg Esteri, edizione del 14 febbraio 2024

Si parla di Rafah, Summit delle diaspore, Coppa d'Africa, Guerra in Ucraina

Pubblicato:14-02-2024 13:14
Ultimo aggiornamento:14-02-2024 13:29

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MO. HAMDOUNA (EDUCAID): A RAFAH LA GENTE SI SALUTA, SA CHE MORIRÀ

Nella Striscia di gaza la situazione umanitaria non migliora e a Rafah, ultima città a sud, è attesa un’ulteriore operazione militare di terra. Yousef Hamdouna, responsabile progetti a Gaza per EducAid, spiega: “A Rafah la situazione è drammatica: qui vive la maggior parte della popolazione palestinese sfollata in un’area di 60 chilometri quadrati. C’è paura per l’invasione di terra, la gente non sa dove andare e saluta figli e amici perché convinta che morirà. Una follia, come il silenzio internazionale che uccide più delle bombe”. La Dire lo ha intervistato durante un sit-in davanti al Parlamento per chiedere per il cessate il fuoco nella Striscia. Mozione poi approvata, grazie anche a una telefonata tra la premier Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, firmataria della proposta.

COOPERAZIONE. SUMMIT DIASPORE, OGGI LA QUINTA EDIZIONE A ROMA

Diaspore come osservatrici, sentinelle delle crisi e attori di cooperazione e sviluppo: ecco alcune prospettive del Summit nazionale delle diaspore il 5 febbraio a Roma, alla sua quinta edizione che giunge quest’anno sotto il segno della nascita, a dicembre, del Coordinamento italiano delle diaspore per la cooperazione internazionale (Cidci), piattaforma che conta già su nove reti regionali. A gennaio poi, il lancio del Piano Mattei per l’Africa da parte del governo Meloni. Il presidente Cidci Mani Ndongbou Betrand Honoré osserva: “Un vulnus il fatto che nella governance del Piano Mattei non ci fossero la diaspore. Bisogna lavorare insieme con il governo e ascoltare gli africani, per costruire progetti che diano una scelta tra il partire e il restare nel continente”.

NIGERIA. NIENTE COPPA D’AFRICA, IL PRESIDENTE: NON VI ABBATTETE

“È stato un viaggio segnato da ostacoli fino alla finale nel cuore dell’Africa e del mondo. Dobbiamo esserne contenti”. Questo il messaggio che il presidente della Nigeria Bola Tinubu a rivolto ai connazionali all’indomani della sconfitta delle Super Eagles contro la Costa d’Avorio alla finale di Coppa d’Africa. Agli avversari padroni di casa, vittoria per 2-1 e terzo titolo per la nazionale di calcio ivoriana. Domenica 11 febbraio la festa è scoppiata nelle strade, e così il governo ha proclamato lunedì giornata di festa nazionale. Scottante delusione invece per la Nigeria: “Grazie Aquile”, dice Tinubu, poi l’appello ai giovani: “Potete essere i campioni di domani. Non smettete di provare”.


UCRAINA. ODESSA, I SEGNI DELLA GUERRA ACCANTO AL PARCO GIOCHI

A Odessa i segni della guerra si trovano a pochi metri da un parco giochi in centro, e sulla cattedrale ortodossa della Trasfigurazione. Parte del tetto è venuta giù nei raid del 23 luglio. Il campanile fu disegnato dall’architetto italiano Francesco Frapolli e proprio l’Italia si è impegnata per la ricostruzione in accordo con l’Unesco. Un modo per restituire normalità, sebbene di sera scatti il coprifuoco e qualche volta le sirene. “Non ho paura, dormo lo stesso” dice Igor Namynach, che con l’offensiva russa si è reinventato tassista. “Qualche mese fa ho compiuto 61 anni e ho tirato un sospiro di sollievo: non posso più essere mandato al fronte”. “Ognuno vive la guerra a modo suo” dice Igor.

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