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Finisce l’era Garcia, De Laurentiis negli spogliatoi. Chi arriverà in panchina al Napoli?

Si racconta che De Laurentiis non abbia nemmeno aspettato il fischio di fine partita per scendere negli spogliatoi. Tudor in pole position, poi ci sono le ipotesi Mazzarri e Cannavaro

Pubblicato:13-11-2023 10:48
Ultimo aggiornamento:13-11-2023 11:11
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NAPOLI – Rudi Garcia non è più l’allenatore del Napoli. Resta l’attesa del comunicato annunciato, quello che sancirà la fine del fallimentare post-scudetto, e dell’addio del tecnico francese dopo 16 partite fra campionato e Champions: 8 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte e una marea di polemiche.
La sconfitta al Maradona con l’Empoli ha fatto scoppiare la crisi definitivamente. Aurelio De Laurentiis incontrerà nelle prossime ore a Roma l’agente di Igor Tudor per offrigli la panchina, anche per mancanza di grandi alternative. Antonio Conte fu sondato alla prima pausa per le nazionali, e disse no grazie. Se troveranno l’accordo, l’allenatore croato dirigerà il prossimo allenamento a Castel Volturno, alla ripresa mercoledì. In caso contrario ballano due alternative: l’opzione del traghettatore solido Walter Mazzarri, la scommessa “paesana” Fabio Cannavaro.

Con ogni probabilità, però, sarà Tudor il prossimo allenatore del Napoli. lo scorso anno ha portato il Marsiglia al terzo ponto in Ligue 1, lasciando il club a fine anno. In carriera ha guidato anche Hajduk Spalato, Galatasaray, Udinese (conquistando due salvezze) e Verona (sfiorando l’Europa). Lo scrivono anche in Francia.

Rudi Garcia lascia il palco, dopo quattro mesi a Napoli che non hanno mai visto scoccare la scintilla“, si legge su L’Equipe. Aurelio De Laurentiis “non ha aspettato nemmeno il fischio finale per andarsene, pazzo di rabbia dopo il gol dei toscani nel recupero. ADL era già sceso negli spogliatoi all’intervallo per parlare con la squadra, e il suo accentuato interventismo nelle ultime settimane è stato un indicatore eloquente della scarsa fiducia che riponeva nel suo allenatore da ottobre”.
L’Equipe ricorda infatti che “la posizione di Rudi Garcia aveva già vacillato gravemente durante l’ultima sosta delle Nazionali, dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina (1-3, 8 ottobre) che aveva spinto De Laurentiis a cercare un successore”. E che la crisi viene da lontanissimo: “Le prime tensioni sono apparse in fase di preparazione, intorno alle richieste del preparatore fisico del francese, Paolo Rongoni. Poi è stata la volta delle reazioni umorali di Victor Osimhen, sullo sfondo di un complicato prolungamento contrattuale, o di Khvicha Kvaratskhelia, riserva a sorpresa domenica contro l’Empoli”.


PRANDELLI: “GARCIA? GESTIONE SBAGLIATA FIN DALL’INIZIO”

“La gestione è stata sbagliata dall’inizio. Con troppa fretta è stato scelto il nuovo allenatore pensando che il giocattolo fosse perfetto. Ma non è così, è si è capito subito fin dall’inizio”. Così Cesare Prandelli ha commentato l’imminente esonero di Garcia a Radio Anch’io Sport su Radio 1.
Per l’ex ct della Nazionale “già un mese e mezzo fa Garcia è stato delegittimato: quando perdi il potere della gestione o dai le dimissioni o accetti l’esonero. Garcia non è stato mai accettato, non è riuscito a entrare nella famiglia Napoli. Poi alla fine c’è il calcio che è imprevedibile: Berisha al 90′ salva il risultato, poi si perde la gara e crolla tutto. Bisogna capire qual è stata la gestione del gruppo in questi mesi. I giocatori hanno parecchie responsabilità”.

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