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Fake-Parmesan in fiera a Colonia, i giudici tedeschi ‘oscurano’ il finto Parmigiano

E' accaduto a Colonia in occasione di Anuga, il più importante salone al mondo sul cibo. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano scova una ditta americana che pubblicizza il Parmesan e chiama le forze dell'ordine

Pubblicato:13-10-2023 13:18
Ultimo aggiornamento:13-10-2023 13:18
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BOLOGNA- Caccia al ‘fake-Parmesan’, che una ditta americana pensava di poter pubblicizzare illegalmente nel vecchio continente esponendolo in una delle più importanti fiere al mondo per il settore agroalimentare. Ci hanno pensato le autorità tedesche a sequestrare le confezioni di falso Parmigiano reggiano dopo la denuncia presentata dal Consorzio italiano di tutela del formaggio simbolo del made in Italy.

LA DENUNCIA DEL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO

Non è la prima volta che un fake Parmesan arriva anche in Europa, dove non può assolutamente essere commercializzato né pubblicizzato. È accaduto a Colonia, nei giorni di Anuga: una ditta americana ha esposto un pannello pubblicitario con la foto di una confezione di formaggio grattugiato e la scritta proibita ‘Parmesan’. Un azzardo che non è sfuggito al Consorzio che ha chiesto e ottenuto l’intervento delle autorità tedesche preposte ai controlli ufficiali, che hanno intimato all’azienda americana di oscurare il termine ‘Parmesan’ presente nel totem pubblicitario.

L’INTERVENTO DEL TRIBUNALE

La ditta Usa, però, ha fatto orecchie da mercante e ha lasciato il pannello così com’era. A questo punto il Consorzio ha presentato un ricorso cautelare ‘inaudita altera parte’ al Tribunale di Colonia che “in tempi molto rapidi ha emesso un provvedimento di inibitoria, con il divieto per l’operatore di pubblicizzare in Germania formaggio con la denominazione ‘Parmesan’, ordinandogli di consegnare a un ufficiale giudiziario tutti i prodotti e i materiali in suo possesso in violazione dell’inibitoria”.


VIETATO PUBBLICIZZARE IL ‘PARMESAN’ IN UE

L’ufficiale giudiziario ha eseguito il provvedimento provvedendo a far oscurare completamente il termine ‘Parmesan’ nell’immagine del formaggio sul totem. Nel febbraio 2008 avanti la Corte di giustizia dell’Unione europea sancì che il termine ‘parmesan’ non è generico, ma rappresenta un’evocazione della denominazione ‘Parmigiano Reggiano’ e non può essere utilizzato per formaggi non conformi al disciplinare della Dop italiana.

DOP TUTELATE IN TUTTA EUROPA

“La tempestività dell’intervento delle autorità tedesche a seguito della nostra denuncia si lega al fatto che, dopo anni di contenziosi, abbiamo ottenuto dall’Unione europea una legislazione che non lascia dubbi in materia di tutela, prevedendo, tra l’altro, anche l’obbligo di tutela delle Dop ‘ex officio’ in tutti gli stati membri della Ue, con una responsabilità diretta degli stessi in materia di vigilanza“, spiega il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli.

“FIERE SIANO FAKE-FREE”

“In Europa il nostro sistema di repressione ha quei livelli di efficacia che ancora non sono possibili in tutto il mondo. Fuori dall’Unione, si registra infatti ancora un utilizzo ingannevole di richiami alla nostra denominazione, con evidenti ripercussioni negative sui consumatori locali e sulle nostre possibili esportazioni. Questo ulteriore caso di attacco nel territorio europeo dimostra che è giunto il momento di un salto di qualità del sistema fieristico comunitario. Servono regole comuni tra gli enti fieristici per assicurare che le nostre fiere siano ‘fake free’ evitando così inutili e costosi interventi dei consorzi e dei tribunali”, conclude Bertinelli

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