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Qualificazioni Europei, doppio Frattesi e l’Italia batte l’Ucraina

Prima vittoria per la Nazionale guidata dal neo ct Spalletti

Pubblicato:13-09-2023 00:09
Ultimo aggiornamento:14-09-2023 10:24

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Foto archivio

ROMA – Doppio Frattesi e l’Italia di Spalletti può festeggiare. Alla seconda presenza sulla panchina azzurra, infatti, il tecnico toscano conquista la sua prima vittoria da ct, battendo 2-1 l’Ucraina in un incontro valido per le qualificazioni agli Europei del 2024. A San Siro è decisivo Davide Frattesi, che nel primo tempo va a segno con due zampate che concretizzano la grande mole di lavoro dell’Italia.

Nel finale della prima frazione, l’Ucraina accorcia approfittando di un calo azzurro. Nella ripresa però l’Italia riprende a macinare gioco e sfiora più volte la terza rete contro un’Ucraina capace comunque di rendersi pericolosa. Con questa vittoria l’Italia sale a quota 7 punti raggiungendo l’Ucraina, che ha però una partita in più, e la Macedonia. Spalletti decide di rivoluzionare la squadra, con cinque sostituzioni rispetto alla partita pareggiata con la Macedonia. Tra tutte, spicca quella di Ciro Immobile, che resta a guardare in panchina mentre Giacomo Raspadori parte dal 1′ caricandosi sulle spalle l’attacco azzurro. Il calciatore del Napoli, che il ct azzurro ben conosce, è uno dei protagonisti del buonissimo primo tempo dell’Italia che per almeno 35 minuti ha la partita in pugno. L’approccio azzurro è dei migliori, la posta in palio è troppo importante: l’obiettivo è la vittoria per scalare la classifica e allontanare l’ipotesi playoff. Già al 3′ la prima occasione azzurra con un tiro da fuori di Di Lorenzo che finisce alto. All’11’ è ancora Italia: Raspadori si libera spostato sulla destra ma il suo tiro da due passi finisce altissimo. La spinta degli uomini di Spalletti è continua, non ci sono cali di tensione e i frutti arrivano.


Al 12′, infatti, un errore ucraino sulla sinistra dell’attacco azzurro sblocca la partita: Sudakov scivola e serve involontariamente Zaccagni, l’assist per Frattesi è facile facile come lo è il gol del centrocampista interista a due passi dal portiere avversario Bushchan. L’Italia continua a premere, l’Ucraina fatica ad uscire dalla propria metà campo, il raddoppio è la logica conseguenza. È il 28′ quando Zaniolo si accentra da destra, il suo tiro prende in pieno Frattesi, veloce però a controllare e a segnare in diagonale. Il dubbio sulla posizione è sciolto dall’intervento del Var che certifica la doppietta di Frattesi per il momentaneo 2-0. Ma qui l’Italia perde di intensità e di concentrazione, contrariamente a quanto fatto dopo l’1-0. Al 36′ prime avvisaglie di pericolo con Dovbyk che, servito in corsa, impegna da fuori Donnarumma che risponde presente. Dopo 5 minuti l’Ucraina accorcia le distanze approfittando a sua volta di un errore italiano. Al secondo vero affondo, infatti, la difesa azzurra soffre la manovra degli ucraini ed è così che dopo un primo tiro di Dovbyk, respinto alla perfezione da Donnarumma, la respinta di Dimarco diventa un assist per Yarmolenko che accorcia a porta vuota. La prima parte della ripresa ricorda quella del primo tempo con gli azzurri a spingere e gli ucraini a difendere. Come all’8′ quando Zaccagni si divora letteralmente il gol del 3-1 spendendo a lato un rigore in movimento con Bushchan fuori causa. Al 14′ altra occasione per l’Italia, con Zaniolo che arpiona un pallone perso malamente dalla difesa ucraina, serve Raspadori il cui diagonale da destra è ottimamente respinto da Bushchan

Italia forse meno brillante del primo tempo ma comunque arrembante, al 23′ va ancora vicino al gol, portando diversi uomini nell’area avversaria ma dopo un batti e ribatti non va oltre la traversa di Locatelli. Al 37′ brividi per gli azzurri, legati però soprattutto alla scaramanzia. L’Ucraina, infatti, guadagna un calcio di punizione dalla stessa posizione da cui il macedone Bardhi aveva pareggiato il gol di Immobile sabato scorso. Ma il pallone di Mudryk finisce alto. Al 40′, invece, le paure per la difesa italiana sono concreti. La difesa italiana lascia troppo l’iniziativa all’Ucraina che rischia grosso per un colpo di testa di Konoplia finito al lato di poco. Negli ultimi minuti la spinta ucraina cala di intensità, Spalletti inserisce Retegui, invece di Immobile, e l’attaccante azzurro ha anche il tempo di rendersi pericoloso conquistando un bel pallone ma non concretizzato dai compagni di squadra. Una vittoria che ci voleva per l’Italia campione in carica, che ora potrà lavorare con più serenità verso la qualificazione europea. 

QUALIFICAZIONI EUROPEE, SPALLETTI: “VITTORIA PER LA TRANQUILLITÀ

A fine partita Spalletti ammette che ora potrà lavorare con più tranquillità: “Sicuramente- ha detto ai microfoni della Rai- Sono stati una ventina di giorni di pressione totale nella testa, c’erano troppe cose di cui rendersi conto nonostante gli splendidi collaboratori della federazione che mi hanno dato una mano in tutto”. Tornando alla partita con l’Ucraina, però, per il ct “dovevamo avere la lucidità giusta per segnare il terzo e il quarto gol”. In generale dell’Italia vista stasera “bisogna essere contenti- ha detto ancora Spalletti- Non è possibile stare sempre laggiù, pressare e non ricevere nemmeno un cross. Abbiamo preso due situazioni nel primo tempo e due palle buttate nel secondo tempo dentro l’area di rigore. Sennò si fa un po’ quelli pignoli e non va bene perché stasera la squadra ha giocato un buon calcio ed è stata in campo in maniera corretta”. 

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