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Covid, impennata dei ricoveri ordinari

Il monitoraggio settimanale Fiaso: "+35,5% negli ultimi sette giorni, stabili le terapie intensive"

Pubblicato:13-07-2022 13:15
Ultimo aggiornamento:13-07-2022 16:24
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terapia intensiva ospedale coronavirus
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ROMA – Continua l’aumento dei pazienti Covid negli ospedali. In una settimana, dal 5 al 12 luglio, negli ospedali aderenti alla rete sentinella di Fiaso il numero dei ricoverati è cresciuto del 35,5%. Un balzo significativo rispetto all’incremento del 19% registrato nel corso della settimana precedente. Il fenomeno è in linea con l’andamento dell’epidemia nella popolazione generale: le ospedalizzazioni, infatti, crescono con il tipico ritardo di 6-7 giorni sui contagi. Così in un comunicato stampa Fiaso.

Dall’analisi settimanale, tuttavia, emerge un andamento differente delle curve tra l’occupazione dei reparti ordinari e le terapie intensive. A fronte di un rialzo del 38% dei ricoverati nei reparti ordinari (malattie infettive, medicina interna) si assiste a una lievissima flessione del 7% nelle rianimazioni (pari a 3 pazienti in meno). In terapia intensiva, dunque, visti i numeri così bassi, si può affermare che ci sia una sostanziale stabilità.

I dati sembrano confermare come la nuova variante di omicron abbia un elevato tasso di contagiosità ma sintomi più lievi grazie ai vaccini. Tra i pazienti ricoverati nei reparti ordinari il 21% risulta no vax mentre tra i vaccinati il 68% ha ricevuto l’ultima dose ormai da oltre 6 mesi. Tra i ricoverati, a oggi, un 45% riguarda pazienti ‘per Covid’, con patologie respiratorie e polmonari tipiche da Covid; l’altro 55%, invece, è costituito da pazienti ‘con Covid’, trovati incidentalmente positivi al tampone prima del ricovero ma in ospedale per curare altre patologie.


FOCUS OSPEDALI PEDIATRICI

Tra i più piccoli- conclude FIASO- dopo il balzo del 5 luglio, le ospedalizzazioni si sono ridotte lievemente. Nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti al network sentinella di Fiaso il numero dei ricoverati è sceso dell’8%. A finire in ospedale sono soprattutto i bambini da 0 e 4 anni che rappresentano complessivamente il 73% dei ricoverati.

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