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VIDEO | Berlusconi, parla l’ex vicino di casa d’infanzia: “Era già ricco e furbo”

La morte di Silvio Berlusconi fa tornare sui luoghi dell'infanzia comune il signor Innocente Petro, classe 1937

Pubblicato:13-06-2023 19:41
Ultimo aggiornamento:13-06-2023 19:41

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MILANO – Compagno di scuola e vicino di casa, anche di Fedele Confalonieri, almeno fino alle elementari nella scuola pubblica, quando entrambi, Berlusconi e il futuro presidente Mediaset, andarono entrambi alle medie dai salesiani. La morte di Silvio Berlusconi fa tornare sui luoghi dell’infanzia comune il signor Innocente Petro, classe 1937, che spiega alla ‘Dire’ di aver vissuto fino a due anni fa nel quartiere milanese di Isola dove Berlusconi nacque. E si presenta come uno che Berlusconi in calzoni corti l’ha conosciuto bene. Petro è venuto questo pomeriggio sotto al civico 34 di via Volturno, prima casa del fondatore di Forza Italia (strada che il deputato Fdi ed ex vicesindaco Riccardo De Corato ha proposto al Comune di rinominare col nome del Cavaliere) “per curiosità, per vedere se qualcuno aveva deposto un fiore, perché la morte ci rende tutti uguali”.

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Ma già da ragazzi, sostiene, Berlusconi non era uguale agli altri. “Da giovane era più furbo degli altri, perché era ricco, non era povero. Avendo il padre procuratore di banca tra il ‘45 e il ‘48, era di quel livello. Lui era già ricco da piccolo, il resto son tutte fandonie. Il papà era procuratore di banca, la banca si chiamava Rasini ed era di Sindona. Quindi si spiega tutto, perché a me 30 milioni per cominciare non me li ha dati nessuno”, dice Petro. Mentre Fedele Confalonieri “no, lui era uno di noi. Abbiamo fatto insieme le elementari alla scuola pubblica, poi alle medie è andato dai Salesiani con Berlusconi”.


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Il signor Petro nega quindi che ci fosse un legame tra Berlusconi e il suo primo quartiere, nonostante il cavaliere, il giorno del suo 80esimo compleanno, sia voluto tornare proprio qui all’Isola, per vedere com’era diventato il luogo in cui era nato. “Ho vissuto qui per oltre 80 anni, fino a due anni fa. E lui non ha fatto niente per noi, non ha fatto niente per questo quartiere“, affonda il colpo Petro. “Anzi, ha fatto fallire un’impresa edile che stava qui e un sacco di altre cose”.

Innocente Petro, nonostante gli anni, racconta quindi di un quartiere, quello di Isola, “ormai gentrificato”, dice proprio così, ma che un tempo era “fortemente comunista”. Ma il giovane Berlusconi “si teneva alla larga dalla sezione” del Pci, “che al tempo frequentavamo tutti” e che adesso è stata trasformata in un condominio di lusso.
Ed anche sulla proverbiale simpatia del cavaliere, Petro si smarca: “Battute? Quelle a quel tempo le dicevamo tutti, anche meglio di lui. Lui era solo uno che si credeva più furbo degli altri”.

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