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Tg Agricoltura del 13 giugno 2020

Scopri le aziende che abbiamo incontrato questa settimana

Pubblicato:13-06-2020 09:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:29

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IL GRECHETTO AFFINATO NELLE BOTTI LATOUR

Le loro etichette si riconoscono dall’istrice, simbolo della storia dell’azienda Sergio Mottura, eccellenza immersa nelle campagne di Civitella d’Agliano, a Nord di Viterbo, che nasce nel 1933 e che dagli anni Sessanta produce il proprio vino. Perchè l’istrice è ricomparsa nei vigneti biologici di questo territorio incontaminato dagli anni ‘90, accompagnando la scelta di sostenibilità fatta dall’azienda. 


TRA ITRANA E CARBONCELLA, L’OLIO EVO ‘IMPRONTA’ DEI MONTI AURUNCI

La bella Giulietta Gonzaga, il brigante Titta Furioso, la regina Maria Sofia. A queste tre figure storiche l’azienda agricola l’Impronta dedica i suoi oli extravergine d’oliva. Perché da quando la famiglia Quinti l’ha fondata, recuperando appezzamenti abbandonati e restituendo ai crinali dei Monti Aurunci-nelle prossimità di Lenola- i pittoreschi uliveti, l’impegno è stato quello di rappresentare l’identità del territorio. 

I VINI DEL CASTELLO TORRE IN PIETRA TRA ROMA E IL MARE

Lo storico direttore Luigi Albertini, allontanato dal Corriere della Sera, lo acquisì durante il fascismo rendendolo noto all’Italia per gli allevamenti e il latte. Ma oggi, il castello di Torre in Pietra, è una azienda vitivinicola biologica da 220mila bottiglie l’anno che sfrutta gli ampi terreni sabbiosi e vulcanici, tra Roma e i mare, per produrre alcuni dei vini più tipici del territorio. 

NEL LAZIO LA PRIMA SCUOLA PUBBLICA PER DIVENTARE CHEF

“Vogliamo guardare al futuro con positivita’ e in questa ottica in autunno presenteremo l’Accademia Enogastronomica presso il WeGil, la prima scuola di cucina pubblica per dare realmente a tutti la possibilita’ di realizzare il proprio sogno”. E’ quanto annuncia il presidente di Arsial, Antonio Rosati, con un post sul suo profilo Facebook. “La crisi dovuta alla diffusione del coronavirus- scrive Rosati- ha scardinato totalmente il sistema saremmo sciocchi se non ci impegnassimo a sostenere la nostra economia e le nostre eccellenze, che oggi giocano un ruolo fondamentale con l’aumento dell’attenzione per il cibo sano e le produzioni locali. Questa crisi- aggiunge il numero uno di Arsial- ci dice una cosa chiara: da soli non si va da nessuna parte e vale anche per le Aziende piu’ importanti e solide. Abbiamo bisogno di un investimento importante sulla Rete perche’ il digitale gioca ormai un ruolo centrale da cui non si puo’ prescindere”.

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