NEWS:

A Gaza in 4 mesi uccisi tanti bambini come in 4 anni di guerre nel mondo

Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa: "Questa guerra è una guerra contro i bambini. È una guerra contro la loro infanzia e il loro futuro"

Pubblicato:13-03-2024 17:26
Ultimo aggiornamento:14-03-2024 18:09

gaza aiuti borrell
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Incredibile. Il numero di bambini uccisi in poco più di quattro mesi a Gaza è superiore al numero di bambini uccisi in quattro anni di guerre in tutto il mondo messi insieme“. Così in un post su X Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi nel Vicino Oriente.
Nel post il commissario continua: “Questa guerra è una guerra contro i bambini. È una guerra contro la loro infanzia e il loro futuro“. Quindi l’appello: “Cessate il fuoco ora per il bene dei bambini di Gaza”.
L’Onu fa sapere che a oggi, secondo le autorità sanitarie locali, più di 31.184 palestinesi sono stati uccisi: almeno 12.300 i minori colpiti a morte nell’enclave negli ultimi quattro mesi, rispetto ai 12.193 a livello globale tra il 2019 e il 2022.

LEGGI ANCHE: La deputata Pd si fa cartoonist: “Umanizzo il dramma di Gaza”

L’Unrwa fa inoltre sapere che oggi, in un attacco israeliano contro un centro di distribuzione alimentare a Rafah, nel sud della Striscia, è rimasto ucciso un membro dello staff dell’agenzia. Altre 22 persone invece sono rimaste ferite. “L’attacco di oggi contro uno dei pochissimi centri di distribuzione dell’Unrwa rimasti nella Striscia di Gaza avviene mentre le scorte di cibo stanno finendo, la fame è diffusa e, in alcune aree, si sta trasformando in carestia“, ha denunciato ancora il commissario generale Lazzarini.
L’agenzia, dall’inizio dei bombardamenti israeliani il 7 ottobre, ha perso oltre cento membri del suo staff. Inoltre più di 400 persone sono state uccise mentre cercavano rifugio nelle strutture delle Nazioni Unite a Gaza, e più di 150 strutture dell’Unrwa sono state colpite, nonostante godano di uno status protetto secondo il diritto internazionale.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it