NEWS:

Covid, Speranza: “Il momento più difficile della pandemia? La decisione del lockdown”

Il ministro della Salute ha ripercorso i giorni che precedettero la proclamazione del lockdown nazionale

Pubblicato:13-02-2022 16:07
Ultimo aggiornamento:14-02-2022 10:04

speranza
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il momento più difficile di tutta la gestione della pandemia, per il ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato “quello in cui abbiamo deciso il lockdown. Non avevamo un manuale di istruzione, nessun altro Paese, a parte la Cina, aveva un’esperienza in tal senso. È stata una decisione molto dura, che però è stata poi seguita da tutti i Paesi europei, da quelli nord americani e molti altri Paesi del mondo. Ma non c’erano vaccini né farmaci per reggere quell’impatto e sapevamo che, se lasciato circolare, il virus avrebbe prodotto un numero enorme di perdite in termini di vite umane. Così, confrontandoci tra noi e con il Cts, valutammo che quella fosse una scelta indispensabile”.

Il ministro ha ripercorso i giorni che precedettero la proclamazione del lockdown nazionale durante la sua partecipazione alla trasmissione di Lucia Annunziata ‘Mezz’ora in più’. “Riflettemmo molto a lungo su questo tema, sulle conseguenze e sulla gestione di una decisione del genere, ne parlammo per giorni, ci fu lavoro molto lungo e complicato. Anche l’allora Presidente del consiglio, Giuseppe Conte, come tutti noi si rese conto che la scelta migliore per il Paese era una chiusura generalizzata- ha ricordato Speranza- Fu un passaggio fatto con grande responsabilità ma anche con un grande peso sulle coscienze, perché non sono decisioni che si prendono a cuor leggero. Ma i cittadini capirono e apprezzarono questa decisione, furono giorni in cui sperimentammo una grande vicinanza da parte degli italiani e fu una fase nella quale ebbi l’impressione di una grande unità del Paese, che si è dimostrato migliore di quanto molti pensavano. Le Regioni erano convinte che non ci fosse alternativa. Le comunità si rendevano conto che il virus fosse un problema enorme con cui fare i conti. Le tensioni politiche sono emerse e aumentate in una seconda fase- ha aggiunto- Le più grandi complessità e contraddizioni si sono sviluppate nel secondo anno, intorno ai vaccini”, ha concluso.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it