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Pielieshenko ucciso al fronte: è il primo atleta olimpico morto in Ucraina

Il sollevatore di pesi era arrivato quarto ai Giochi di Rio. Sarebbero già 450 gli "sportivi" morti dopo l'attacco della Russia

Pubblicato:07-05-2024 13:00
Ultimo aggiornamento:07-05-2024 13:00
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Invasione russa in ucraina
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ROMA – Tennisti, lottatori, atleti di vario genere. Al fronte ucraino per combattere l’avanza russa. E’ una storia nella storia, che ha prodotto dopo il primo atleta olimpico ucciso dalla guerra: si tratta del sollevatore di pesi Oleksandr Pielieshenko, quarto nella categoria dei pesi massimi leggeri 85 kg ai Giochi di Rio nel 2016. La notizia è stata confermata dal Comitato Olimpico Nazionale dell’Ucraina. Pielieshenko è stato ucciso in combattimento.

Pielieshenko aveva 30 anni, era stato anche due volte campione europeo ma non gareggiava da quando era stato squalificato per non aver superato un test antidoping nel 2018. Un altro olimpionico ucraino, Vladyslav Heraskevych, ha detto che ad oggi sono circa 450 gli ucraini legati agli sport professionistici morti in guerra: “Queste persone dovrebbero sviluppare lo sport nel nostro Paese e vivere la propria vita, ma ora vengono uccise. Allo stesso tempo gli atleti russi che sostengono la guerra ora competono negli sport internazionali. Non riesco a capire come sia possibile. Questa è una follia”.

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