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Fiori esotici e Wunderkammer, al Parco del Colosseo in mostra gli ‘Splendori Farnesiani’

Sarà aperta e visitabile fino al 7 aprile del 2024 tutti i giorni, a esclusione delle domeniche gratuite

Pubblicato:12-12-2023 16:30
Ultimo aggiornamento:12-12-2023 16:31
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Splendori-Farnesiani_1
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ROMA – Luogo di delizia e diletto, giardino di stupore e meraviglia, teatro di danze e spettacoli. È un viaggio ideale nell’effimero e nella Roma Barocca la mostra ‘Splendori Farnesiani. Il Ninfeo della Pioggia Ritrovato’, ultima tappa del progetto che il Parco archeologico del Colosseo ha inaugurato per valorizzare la fase farnesiana del Palatino con la riapertura al pubblico del Ninfeo della Pioggia, lo scorso ottobre.

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“La mostra è stata ideata per offrire ai visitatori una ricostruzione di quelli che furono i valori, i significati e gli usi del Ninfeo e di tutti gli Orti Farnesiani nel momento di loro massimo splendore, tra la seconda metà del XVI e il XVII secolo”, ha spiegato il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che ha curato l’esposizione insieme a Roberta Alteri e Alessio De Cristofaro.


Attraverso quadri, disegni dall’antico, stampe, sculture in bronzo, oggetti d’arte e innovativi apparati digitali, la mostra permette ai visitatori di immergersi nella vita e nelle atmosfere del tempo, accostandosi non solo alla storia degli Orti e dei Farnese, ma alla stessa mentalità e visione del mondo che caratterizzava l’aristocrazia romana e italiana tra il tardo rinascimento e il Seicento.

La potentissima famiglia romana usava le sue residenze al Palatino per ospitare e stupire personalità politiche e ecclesiastiche che arrivavano a Roma. È a loro che i Farnese mostravano fiori e animali esotici, offrivano balli e banchetti, seducevano con esposizioni artiste di prim’ordine. Lo racconta così Roberta Alteri: “La scelta di allestire le opere nel Ninfeo della Pioggia e nelle Uccelliere restituisce il senso e le funzioni originarie di questi spazi, oggi non facili da percepire per il visitatore. Il Ninfeo era un luogo per feste e diletti progettato dal Rainaldi come spazio multisensoriale, dove gli ospiti potevano appagarsi grazie a banchetti, musica, immagini e alla piacevole presenza dell’acqua in forma di pioggia simulata. Le Uccelliere una sorta di microcosmo dei mondi lontani ed allora da poco esplorati e conosciuti”.

Una vera e propria Wunderkammer, una camera delle meraviglie che la mostra vuole riprodurre anche attraverso le nuove tecnologie, che in una delle due Uccelliere farnesiane creano un effetto da full immmersion nello sfarzo farnesiano. “La Wunderkammer è la quintessenza della mentalità e della visione aristocratica del mondo nel XVI e XVII secolo. In essa- spiega Alessio De Cristofaro- oggetti del mondo naturale, archeologici, strumenti scientifici, fossili e curiosità sono accostati per analogia e connessione metaforica a ricostruire una mappa mentale del cosmo”. La mostra, che si avvale del prestito e della collaborazione di importanti istituzioni museali nazionali pubbliche e private, tra cui la Biblioteca Angelica, gli Uffizi e il Museo di Capodimonte, sarà aperta e visitabile fino al 7 aprile del 2024 tutti i giorni, a esclusione delle domeniche gratuite, con orario 9.00-16.00 (ultimo ingresso 15.45). 

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