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Europei di nuoto, pioggia di medaglie per l’Italia: Minisini nella storia

Il 26enne è il primo campione d'Europa nel sincro maschile

Pubblicato:12-08-2022 20:15
Ultimo aggiornamento:12-08-2022 20:15

giorgio_minisini
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(Foto Pasquale Mesiano / DBM)

ROMA – Grandi risultati per l’Italia nella seconda giornata degli Europei di nuoto. Giorgio Misini è entrato nella storia conquistando l’oro nel solo tecnico agli Europei in corso a Roma. Doppietta poi nei 100 rana, dove l’Italia è sia oro che argento, grazie rispettivamente a Nicolò Martinenghi (58″26.) e Federico Poggio (58″98). Bronzo al lituano Andrius Sidlauskas (59″50).

Un’altra medaglia d’oro è stata conquistata da Thomas Ceccon nei 50 farfalla. L’azzurro ha chiuso in 22″89 davanti al francese Maxime Grousset (22″97) e al portoghese Diogo Matos Ribeiro, 23″07.


E ancora Margherita Panziera, oro nei 200 dorso. L’azzurra ha chiuso in 2’07″13, davanti alla britannica Katie Shanahan e alla ungherese Dora Molnar.

LE MEDAGLIE D’ARGENTO

Il medagliere si arricchisce poi di altri importanti argenti:  quello di Linda Cerruti nel solo tecnico di nuoto sincronizzato agli Europei e della squadra degli highlights. Il gruppo azzurro composto da Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino, ha totalizzato il punteggio di 91.7000. Sul primo gradino del podio l’Ucraina con 94.0667, mentre la Francia è medaglia di bronzo con 89.2000.

L’Italia ha anche conquistato la medaglia d’argento con la 4×100 mista. La formazione composta da Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro ha chiuso in 3’43″61. Oro all’Olanda (3’41″73), bronzo alla Gran Bretagna 

 PER DAVID POPOVICI RECORD EUROPEO DEI 100 SL CON 46″98

Infine David Popovici che ha stabilito il nuovo record europeo dei 100 stile libero, toccando in 46″98 nella seconda semifinale degli Europei di nuoto a Roma. Il 17enne romeno è arrivato a soli 7 centesimi dal 46″91 record del mondo del brasiliano Cesar Cielo nuotato sempre a Roma, ai Mondiali del 2009, in piena epoca dei costumi in gomma. Popovici ha comunque nuotato la vasca di ritorno più veloce della storia, con 24″05.

GIORGIO MISINI PRIMO CAMPIONE D’EUROPA NEL SINCRO MASCHILE

Giorgio Minisini è il primo campione d’Europa nel sincro maschile, con l’oro conquistato nel solo tecnico agli Europei in corso a Roma, davanti al pubblico in delirio. L’azzurro ha ottenuto un punteggio di 85.7033, con un vantaggio abissale davanti agli unici altri finalisti: lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio (79.4951) e il serbo Ivan Martinovic (58.8834). Minisini, allenato dal direttore tecnico della Nazionale, Patrizia Giallombardo, e tesserato con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro, si è dunque imposto nella prima finale europea a livello assoluto del singolo maschile. Il bicampione del mondo del duo mixed in coppia con Lucrezia Ruggiero, ha presentato il esercizio tecnico dal titolo ‘A Plastic Sea’, ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, sull’impatto dell’attività umana sugli ecosistemi marini. 

MINISINI: “VOGLIO ESSERE UNO DEI TANTI, ANCHE ALL’OLIMPIADE

Lui che è sempre stato il primo, sogna di essere uno dei tanti. Perché alzare l’asticella è il prossimo obiettivo. Minisini, il pioniere del nuoto sincronizzato al maschile, ha aggiunto un’altra tacca, come un bambino che segna l’altezza sulla parete della cameretta. Per capire quanto cresce il nuoto artistico italiano, bisogna contare quei segni e gli atleti che lo hanno seguito in vasca. Non più un’eccezione.

“Abbiamo rotto il ghiaccio”, dice. Nato a Roma ma cresciuto a Ladispoli, con l’oro nella prima storica finale continentale nel singolo maschile Minisini ha colmato un altro po’ l’abisso dell’inclusione al contrario – il gender gap delle piscine – aggiungendo parità dove non c’era. “Ma non chiamateci sincronetti, siamo nuotatori artistici”.

L’abisso tecnico con gli avversari no, quello oggi ancora resta: lui 85.7033, lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio 79.4951, il serbo Ivan Martinovic 58.8834. Erano solo tre. Un peccato, ma le prime volte servono anche a questo. “Quando si fa qualcosa per la prima volta è normale dover settare le regole- ha spiegato l’azzurro- Per il futuro penso sarà interessante avere una formula di punteggio che consentirà di far partecipare più atleti. Per esempio, solo guardando all’Italia, in questa finale potevano entrare altri miei compagni”.

Gli stessi compagni con cui agli Assoluti nazionali da qualche anno finalmente ammette di sentirsi “uno di tanti”, non più l’unico. “Quando siamo scesi in acqua ho visto 10 stili diversi, 5 altri italiani oggi avrebbero potuto giocarsi una medaglia. Ci sta con questo punteggio ma sono contento se qualche giovane guardando me magari ha trovato una strada per il futuro”. Solo pochi anni fa Minisini si esibiva – niente medaglie – al Sette Colli di Roma. Poi sono arrivati i trionfi ai Mondiali nel duo misto, gli ultimi neanche due mesi fa con Lucrezia Ruggiero, due volte oro. Oggi gli Europei, da solo. Tacca dopo tacca, bisogna arrivare ai Giochi Olimpici. La strada è lunga. “Qualcuno può fare qualcosa?”, si guarda intorno Giorgio. “A Parigi 2024 mancano meno di due anni, c’è ancora tempo…”. Ma tanto lui non si arrende. “Io voglio arrivare a Los Angeles. E voglio arrivarci meritandomi il posto nella concorrenza di tanti altri nuotatori”. Non più uno, ma forse il primo di tanti.

QUADARELLA: “TRASCINATA DAL PUBBLICO, CHE EMOZIONE

“Ho rotto il ghiaccio, adesso mancano 1500 e 400”. Simona Quadarella si conferma per la terza volta regina d’Europa negli 800 grazie all’oro conquistato a Roma. A casa sua. “Preferivo scendere sotto l’8’20 ma va bene così, soprattutto in questo periodo. Sono stata costante in tutti i passaggi ed era quello che comunque mi ero imposta”, racconta la romana, che ha sentito tutto il calore dei tifosi: “Sentire il pubblico per me è stato emozionante, mi ha trascinata fin dalla prima bracciata”.

MARTINENGHI: “FELICISSIMO PER LA MEDAGLIA CHE PESA, TIFO COMMOVENTE

“Sono felicissimo, anche se mi aspettavo di nuotare più veloce. Questa medaglia ha un peso importante, poiché arriva al termine di una stagione lunga. L’anno post olimpico è sempre delicato, il rischio è di abbassare il livello: invece sono rimasto competitivo”, dichiara Nicolò Martinenghi, fresco campione d’Europa dei 100 rana a Roma. “Il pubblico è commovente: è venuto qui a tifarci, nonostante sia agosto, mese generalmente in cui si sta in vacanza. Sono contento per Federico che si merita questa medaglia”. Federico Poggio ha conquistato un sorprendente argento per una doppietta tutta azzurra sul podio. “È tutto incredibile. Mi sono tornati in mente i tempi degli Eurojunior quando gareggiavamo insieme a Nicolò ed eravamo sempre sul podio. Dedico questa medaglia alla mia società, all’allenatore, al mio gruppo sportivo, ai fisioterapisti che in questi giorni mi hanno aiutato e alla mia famiglia”.

LINDA CERRUTI MEDAGLIA D’ARGENTO

Poco prima di Minisini, Linda Cerruti si è aggiudicata la medaglia d’argento nel solo tecnico di nuoto sincronizzato agli Europei. L’azzurra ha ottenuto un punteggio di 90.8839, circa due punti meglio della greca Evangelia Platanioti (88.9965), quarta, che ai Mondiali di Budapest le aveva negato il podio. Oro all’ucraina Marta Fiedina, con 92.6394, bronzo all’austriaca Vasiliki Alexandri (90.0156). 

CHI È LINDA CERRUTI

Cerruti, 28 anni di Savona, allenata dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserata con Rari Nantes Savona e Marina Militare, che nel club è seguita anche da Benedetta Parisella, ha presentato il programma ‘The Storm’, del compositore ungherese Havasi con la coreografia di Giallombardo e Vlada Chigireva. “È stata un’emozione indescrivibile- ha raccontato Cerruti ai microfoni di Raisport- dopo il Mondiale di Budapest, dove sono arrivata quarta dopo la greca, la tensione era tanta perché il singolo tecnico è sempre stata la mia pecca ma le allenatrici mi hanni aiutato a lasciarmi andare e mi sono fidata di loro. E’ uno dei momenti più importanti della mia carriera, sarebbe impossibile sceglierne uno solo tra Mondiali e Olimpiadi, ma sicuramente questa è una rivincita dopo la mancata medaglia del Mondiale, un momento che mi sono goduta”.

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