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Passante Bologna, nuova bocciatura in Comune

Il Comune aveva già espresso critiche verso il progetto. Ora arriva anche il 'no' della commissione per qualità architettonica e paesaggistica

Pubblicato:12-06-2020 10:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:29

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BOLOGNA – Arriva una nuova bocciatura per il progetto di Passante di Bologna elaborato da Società Autostrade, su cui il prossimo 16 giugno si aprirà la Conferenza dei servizi. La commissione per qualità architettonica e paesaggistica del Comune di Bologna ha infatti dato parere negativo al progetto, per quanto riguarda l’innesto dell’opera nel territorio bolognese, in particolare rispetto all’attraversamento di ambiti delicati come il fiume Reno, il Savena e il canale Navile. E’ l’architetto Francesco Evangelisti, direttore dell’ufficio di piano del Comune di Bologna, a informare questa mattina la commissione Mobilità di Palazzo D’Accursio.







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“La commissione ha espresso ieri il suo parere, che è negativo, sulle soluzioni individuate nel progetto per la compatibilità paesaggistica dell’opera”, spiega Evangelisti. Questa nuova bocciatura si aggiunge alle altre profonde critiche sollevate dal Comune di Bologna al progetto di Autostrade contenute in 26 pagine di schede tecniche e 10 allegati, che fanno parte della delibera che lunedì prossimo approderà in Consiglio comunale e che rappresentano la controproposta che Palazzo D’Accursio presenterà il 16 giugno in Conferenza dei servizi, cercando di ottenere una radicale modifica del progetto in senso migliorativo.


A elencare i problemi, oggi in commissione, è il consigliere Pd Andrea Colombo. L’ex assessore rimarca come nei documenti tecnici del Comune di Bologna si giudichi “carente” il progetto di Passante sul fronte delle mitigazioni ambientali, della qualità architettonica e dell’inserimento urbano.

“Non ci siamo- scuote la testa Colombo- ritengo sia molto grave che il progetto di Autostrade sia carente su questi che sono gli obiettivi dichiarati del Passante. E’ necessario che in Conferenza dei servizi il progetto venga radicalmente cambiato: la versione di Toninelli è peggiorativa di quella di Delrio, che già doveva essere migliorato”.

Il parere negativo della commissione paesaggistica, dunque, “è un’ulteriore conferma delle criticità del progetto“, insiste Colombo, che rimarca come anche sulle barriere anti-rumore ci sia stato un peggioramento e ribadisce che “sarebbe necessaria una galleria verde” nelle zone di Croce Coperta e Croce del Biacco. “Bisognerà anche capire nel quadro economico quanto viene previsto per le opere stradali e quanto su verde e mitigazioni- insiste il dem- se è vero che Autostrade risparmia rispetto al Passante nord, bisogna inserire tutte le mitigazioni possibili. Se c’è la volontà, lo spazio economico esiste”.

Colombo chiede poi spiegazione sulla monetizzazione prevista a fronte di 13 ettari di alberi abbattuti, chiedendo invece un incremento dei 130 ettari già previsti per la mitigazione ambientale. “La monetizzazione finisce in un fondo vincolato per nuovi alberi, lo prevede la legge regionale- spiega la vicesindaco Valentina Orioli- ma chiederemo alla Regione che queste risorse restino su Bologna”.

La vicesindaco quindi assicura: “Negli allegati ci sono già le nostre proposte per rielaborare il progetto. Andiamo in Conferenza dei servizi per difenderlo e ottimizzarlo, per portarlo a casa. Se non sarà così, ci rimetteremo al Consiglio comunale”. L’assessore alla Mobilità, Claudio Mazzanti, aggiunge: “Non far niente non si può, piaccia o no è un nodo che va risolto. Andiamo in Conferenza dei servizi a sostenere le nostre posizioni e siamo convinti che anche il Ministero abbia tutto l’interesse a rispondere positivamente, se vogliono davvero risolvere il nodo bolognese”.

Punge però la Giunta il 5 stelle Marco Piazza: “Se il progetto non viene migliorato, c’è sul tavolo l’opzione zero? Si dirà no al progetto? Io temo invece che venga accettato un compromesso”. Della stessa idea anche l’ex M5s Dora Palumbo: “Non abbiamo nessuna garanzia che in Conferenza dei servizi vengano accolte le richieste del Comune”.

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