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Covid, l’Emilia-Romagna tocca oggi il minimo storico per ricoveri

L'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, mostra dati incoraggianti sull'andamento pandemico, e si accoda alla richiesta di dare l'addio all'indice Rt come indice di valutazione

Pubblicato:12-05-2021 15:44
Ultimo aggiornamento:12-05-2021 15:45

raffaele donini assessore bologna
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BOLOGNA – Oggi l’Emilia-Romagna tocca il “minimo storico” per quanto riguarda i ricoveri. Lo afferma l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, oggi in conferenza stampa. “Oggi abbiamo otto pazienti in meno in terapia intensiva e 55 in meno negli altri reparti Covid, raggiungendo il minimo storico- sottolinea Donini- i decessi sono sette, in calo, e la media degli anni è scesa, siamo a 72 anni, mentre l’età media dei nuovi casi è 35 anni“. Anche per questo, l’Emilia-Romagna è sempre più convinta che sia necessario dare l’addio all’indice Rt come spia dell’andamento pandemico. “Non ha sempre fotografato bene la situazione”, afferma Donini, che preferirebbe invece una valutazione basata sull’incidenza dei casi (ad esempio su 100.000 abitanti) e sul tasso di ospedalizzazione.

Dopo le riaperture, sottolinea Donini, “non saremmo sorpresi di un rimbalzo di casi nei prossimi giorni, ad esempio nella seconda settimana di maggio. Ma un conto sono i casi che riguardano la circolazione del virus e la popolazione più giovane, mentre i più anziani sono protetti dal vaccino. E un conto sono i casi che si traducono in una saturazione dei reparti ospedalieri”. In questo senso, sostiene l’assessore, i due indici che “meglio rappresentano il polso della situazione sono l’incidenza ma anche e soprattutto l’ospedalizzazione. Non è indifferente il fatto che a una certa circolazione del virus corrisponda una saturazione dei reparti. Per la sanità è evidente che l’occhio va soprattutto agli effetti sanitari della pandemia, che riguardano soprattutto il lato dell’ospedalizzazione”, ribadisce Donini.

IN REGIONE COPERTO OLTRE UN TERZO DELLA POPOLAZIONE

In Emilia-Romagna “più di un terzo della popolazione vaccinabile è stato coperto con almeno una dose. E quasi il 18% ha fatto anche il richiamo” spiega Donini. Proprio questa mattina in Emilia-Romagna sono state superate le due milioni di dosi somministrate, utilizzando il 94% dei vaccini a disposizione. “Abbiamo buone ragioni di ritenere che arriveranno rinforzi– assicura Donini- siamo in condizioni di mantenere queste percentuali”. Parlando coi numeri, ad oggi sono 673.343 gli emiliano-romagnoli immunizzati con anche il richiamo, mentre sono 1.331.802 le persone con almeno la prima dose. “Speriamo che questo ci aiuti a tenere bassa la curva”, commenta Donini. Nel complesso, in Emilia-Romagna “circa 1,5 milioni di persone, tra guarigioni e prima dose, sono al riparo”.


Per quanto riguarda le fasce d’età, gli anziani over80 sono vaccinati al 95% con prima dose e all’87% con la seconda (“Siamo a chiusura del target”). I 70enni sono coperti all’80% con la prima dose e al 21% con il richiamo, mentre i 60enni (che hanno iniziato dalla settimana scorsa) sono stati vaccinati al 44% con la prima dose. E ancora, gli ospiti nelle Rsa sono vaccinati al 97% con la prima dose e all’85% col richiamo. Per quanto riguarda gli operatori sanitari, invece, i dipendenti delle aziende sanitarie che risultano non vaccinati ad oggi sono il 3% mentre “fuori dalle aziende sanitarie la percentuale è lievemente più elevata rispetto alla nostra”, spiega la direttrice generale della Sanità in Regione, Licia Petropulacos. Che sulle sanzioni precisa: “Abbiamo proposto un emendamento alla norma che renda meno aleatoria la formulazione del decreto, che ora fatica a dare indicazioni chiare sulla chiusura del cerchio”.

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