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Approvato il Dl Scuola-Ricerca, Giannini: “Un altro tassello per valorizzare le eccellenze”

168 sì, 90 no e 1 astenuto. Con

Pubblicato:12-05-2016 11:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:42

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Stefania Giannini168 sì, 90 no e 1 astenuto. Con questi numeri il Governo ha ottenuto, questa mattina al Senato, la fiducia sul decreto legge Scuola-Ricerca. Il decreto contiene una serie di atti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca, che provano a intervenire sulla legge “Buona scuola” sanando situazioni lasciate in sospeso. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

Un altro tassello per valorizzare eccellenze e rendere sistema più efficiente“. Questo il commento via twittere della ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, che esprime soddisfazione per l’approvazione del Dl.

Il decreto migliora la scuola e la ricerca dopo anni di tagli“, sottolinea Francesca Puglisi, senatrice dem e responsabile Scuola della segreteria Pd. “Contiene misure per proseguire gli interventi previsti dal piano ‘Scuole Belle’ che, con un investimento complessivo di 450 milioni di euro è riuscito a realizzare quasi 16mila interventi di decoro e manutenzione. Con gli aggiuntivi 46 milioni si continuerà a garantire l’occupazione di 18mila ex LSU. Il decreto- spiega Puglisi- assicura anche il pagamento degli incarichi a tempo determinato e delle supplenze brevi o saltuarie degli insegnanti entro 30 giorni dall’ultimo giorno del mese di riferimento. E ancora, i 100 mila docenti assunti con il piano straordinario della Buona Scuola e in generale tutti quelli di ruolo potranno chiedere per il prossimo anno, l’assegnazione provvisoria sui posti rimasti dopo mobilità e assunzioni in ruolo, ma anche su organico di fatto, allargando quindi l’opportunità di restare o tornare a lavorare vicino ai propri cari. Viene anche risolto il blocco dei corsi di specializzazione delle professioni non mediche che ha impedito a migliaia di giovani laureati veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi di potersi specializzare”. Infine, conclude Puglisi, “il Governo estende la card di 500 euro per i consumi culturali dei 18enni alle ragazze e ai ragazzi non comunitari: una misura di equità, civiltà e vera inclusione”.


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