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È morto il missionario laico Biagio Conte, da sempre vicino ai poveri

Aveva 59 anni e da alcuni mesi combatteva contro un cancro al colon. Conte fondò nei primi anni Novanta la Missione Speranza e Carità

Pubblicato:12-01-2023 09:55
Ultimo aggiornamento:12-01-2023 18:27
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Biagio-Conte
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ROMA – Si è spento a Palermo il missionario laico Biagio Conte, aveva 59 anni e da alcuni mesi combatteva contro un cancro al colon. Conte fondò nei primi anni Novanta la Missione Speranza e Carità, in via Decollati, a pochi passi dalla stazione centrale di Palermo: una realtà impegnata nell’assistenza ai più poveri e che, anche attraverso altre stretture aperte negli anni, accoglie circa seicento persone in difficoltà.

Era stato lo stesso missionario, nel giugno scorso, ad annunciare la sua malattia: “Chiedo a tutti di pregare per me”. Domenica ha chiesto di partecipare alla Santa messa nella chiesa della Missione, dove ha trascorso gli ultimi giorni della malattia. Negli anni Biagio Conte ha più volte attirato l’attenzione dei media con i suoi digiuni di protesta contro la povertà e in favore dei più bisognosi. L’ultima protesta più clamorosa nell’agosto del 2021, quando per circa quaranta giorni si ritirò in una grotta su una delle montagne che circondano Palermo per protestare contro la società sorda al richiamo di sensibilità in favore dei poveri. Nel gennaio 2018 un’altra azione di protesta: il missionario dormì per diversi giorni sotto ai portici del palazzo delle Poste centrali di via Roma per richiamare l’attenzione della città nei confronti dei senzatetto. In tanti negli ultimi giorni della malattia avevano pregato nei locali di via Decollati, diventati meta di pellegrinaggio per chi ha conosciuto il missionario o lo ha aiutati nella sua azione per i più poveri.

CAMERA ARDENTE NELLA MISSIONE SPERANZA E CARITÀ

Camera ardente per Biagio Conte aperta dalle 16 di questo pomeriggio, a Palermo, nella chiesa della Missione Speranza e Carità fondata dal missionario morto questa poco prima delle 7 di oggi a causa di una grave malattia. La camera ardente resterà aperta da domani a domenica, dalle 9 alle 19, e lunedì dalle 9 alle 18. A seguire la salma di ‘fratel Biagio’ sarà trasferita in Cattedrale, a piedi, con un corteo accompagnato da una fiaccolata.


I FUNERALI DI BIAGIO CONTE IN CATTEDRALE

Alle 21 di lunedì si terrà una veglia di preghiera fino a mezzanotte, quando le porte della Cattedrale verranno chiuse per essere riaperte l’indomani, martedì 17 gennaio, giorno dei funerali che saranno celebrati dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.

TANTI PALERMITANI IN VIA DECOLLATI

Dalle prime ore di questa mattina, intanto, la sede della Missione, in via Decollati, è meta di pellegrinaggio di tanti palermitani. Volontari della Missione, ma anche i tanti che negli anni hanno trovato ospitalità e aiuto nella struttura nata per volere del missionario, si sono messi in fila davanti alla stanza, all’interno dell’astanteria, dove ‘fratel Biagio’ ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita. In mattinata sono giunti anche Lorefice, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla.

IL SINDACO DI PALERMO PROCLAMA LUTTO CITTADINO

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha proclamato per oggi il lutto cittadino in memoria di Biagio Conte, esponendo a mezz’asta le bandiere in tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado. Le disposizioni dovranno essere mantenute fino al giorno in cui verranno celebrate le esequie.

MUSUMECI: CONTE ESEMPIO DI SERVIZIO AGLI ULTIMI

“La prematura scomparsa del missionario laico Biagio Conte suscita un sentimento di commozione in tutta la Comunità siciliana, che lo ha avuto come luminosa testimonianza di servizio a favore degli ultimi e dei non garantiti. Ricordo con orgoglio il sostegno dato dal mio governo regionale alla sua istituzione palermitana, per i lavori di efficientemento energetico della Cittadella destinata ad ospitare gli ‘invisibili’ senza un tetto. Esprimo il sincero cordoglio mio e del governo nazionale”. Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. 

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