ROMA – “Ricorre domani 12 dicembre, il 50^ anniversario della strage di piazza Fontana che provoco’ 17 morti e diverse decine di feriti segnando l’inizio della strategia della tensione e il preludio alla stagione del terrorismo. Si tratto’ di un gravissimo attacco alla nostra democrazia che, pur messa a durissima prova, seppe resistere respingendo, senza rinunciare ai principi dello stato di diritto, la violenza e il ricatto”. Lo dice il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo in aula.
“A questa dimostrazione di forza e di dignità del Paese- continua Fico- non corrispose purtroppo un pieno esercizio di verità: depistaggi e complicità hanno per molti anni ostacolato il lavoro della magistratura, delle forze dell’ordine e delle commissioni parlamentari di inchiesta”.
“La ricostruzione storica- prosegue- ha ricondotto le responsabilità di quell’evento a gruppi eversivi, mossi dall’intento di promuovere in Italia una svolta autoritaria attraverso una serie di sanguinosi attentati. Ma mezzo secolo non è stato sufficiente per fare pienamente chiarezza anche sul piano giudiziario sui colpevoli di quella strage. Ciò è inaccettabile per le vittime, per i loro familiari, per uno Stato democratico”.
“La diffusa aspettativa di verità e giustizia non può dunque più essere ulteriormente disattesa”, aggiunge.
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