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Tg Ambiente, edizione dell’11 ottobre 2022

Si parla del caricatore unico per i cellulari; di vita delle centrali nucleari; del finto gasdotto di Greenpeace; di Wwf e 'Urban nature'

Pubblicato:11-10-2022 16:21
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 16:21

Tg Ambiente
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UE: “PER IL 2024 CARICATORE UNICO CELLULARI, DAL 2026 PER I PC”

L’Europarlamento ha approvato in via definitiva la legislazione UE che permetterà ai consumatori di utilizzare presto un unico caricatore per i dispositivi elettronici. Entro la fine del 2024 tutti i telefoni cellulari, i tablet e le fotocamere nell’Unione europea dovranno essere dotati di una porta di ricarica USB-C e dalla primavera 2026 l’obbligo si estenderà ai computer portatili. Le nuove norme porteranno a un maggiore riutilizzo dei caricabatterie e aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro l’anno in acquisti inutili. Vantaggi anche sul fronte ambientale, visto che i caricabatterie smaltiti e inutilizzati nell’UE equivalgono a circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici all’anno. I consumatori, dunque, non avranno più bisogno di un nuovo caricabatteria ogni volta che acquistano un dispositivo e, indipendentemente dal produttore, tutti i nuovi telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, auricolari e cuffie, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, cuffiette e laptop ricaricabili via cavo, che operano con una potenza fino a 100 Watt, dovranno essere dotati di una porta USB-C, garantendo ricarica rapida e trasferimento dati di elevata qualità.


GIAPPONE, VIA LIMITE 60 ANNI DI VITA PER LE CENTRALI NUCLEARI

Su indicazione del ministero dell’Industria giapponese salta la norma che limita la vita operativa delle centrali nucleari giapponesi a un massimo di 60 anni, in linea con le direttive del governo di Tokyo di implementare l’uso dell’energia nucleare come fonte di approvvigionamento energetico nel periodo di crisi attuale. Lo ha dichiarato in conferenza stampa dal capo dell’Autorità di regolamentazione nucleare giapponese Shinsuke Yamanaka. Il limite a 60 anni era stato introdotto dopo il disastro nucleare del 2011 a Fukushima, “ma non esistono motivi, in caso di piena osservazione di tutte le norme di sicurezza, per non prolungare la vita degli impianti stessi”, ha spiegato Yamanaka In ogni caso, “possiamo assicurare alla popolazione la massima sicurezza e il pieno rispetto dei severi regolamenti in vigore per il settore”, ha aggiunto il capo Autorità di regolamentazione nucleare giapponese.

DIPENDENZA FOSSILI, FINTO GASDOTTO DI GREENPEACE A PRAGA

Attivisti di Greenpeace da Repubblica Ceca, Germania e Paesi Bassi hanno protestato sotto il Castello di Praga in occasione del doppio vertice della Comunità Politica Europea e dell’Unione Europea in Repubblica Ceca. A una settimana dall’apparente sabotaggio del NordStream, gli attivisti hanno innalzato nel fiume Moldava un finto gasdotto di 30 metri per ricordare la vulnerabilità delle infrastrutture per i combustibili fossili. Ai leader europei Greenpeace chiede un cambiamento urgente per liberare l’Europa dalla dipendenza dai combustibili fossili, da qualsiasi paese provengano, e di investire nella sicurezza energetica a lungo termine, puntando sul risparmio energetico e le energie rinnovabili. “Per quanto duro sarà questo inverno, il prossimo potrebbe essere peggiore se i governi non faranno nulla per ridurre rapidamente la dipendenza dell’Europa dal petrolio e dal gas, le cui forniture sono sempre più instabili”, avverte Thomas Gelin, della campagna clima ed energia di Greenpeace EU. Un tetto ai prezzi del gas “può offrire un po’ di sollievo temporaneo alle famiglie più vulnerabili, ma non affronta il problema della dipendenza dal gas o la povertà energetica a lungo termine”, aggiunge l’attivista di Greenpeace.

WWF IN CITTÀ CON URBAN NATURE E ‘LA NATURA SI FA CURA’

Nel 2022 oltre il 55% della popolazione mondiale vive in aree urbane e nei prossimi 30 anni si arriverà al 70%, ma a oggi nelle città italiane il verde rappresenta appena il 14% dello spazio urbano e nel 2021 si contano oltre 70 km2 di nuove costruzioni solo in Italia, un gap che va colmato attraverso una riqualificazione pianificata delle nostre città. Il report WWF ‘La Natura si fa cura’ punta l’attenzione anche sul tema Nature 4 Food in occasione di Urban Nature, la festa della natura in città che lo scorso fine settimana è giunta alla sua sesta edizione. Le città sono un luogo da cui partire per promuovere processi di tutela della biodiversità, partecipati da parte di tutti gli attori, cittadini inclusi. Prime tra tutte le filiere, e in particolare quella dell’alimentazione su cui, come sostiene il WWF, è fondamentale proseguire lungo la strada di sviluppo di Food Smart Cities che abbiamo già imboccato con alcuni ottimi esempi nelle città italiane. Urban Nature 2022 ha visto tante iniziative in tutte le regioni con un grande progetto di solidarietà: ‘La Natura si fa cura’. L’obiettivo è realizzare Oasi negli ospedali pediatrici creando aree verdi con alberi, bordure e siepi capaci di attirare anche insetti impollinatori come le farfalle, stagni didattici, orti rialzati.

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