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I chirurghi ospedalieri ACOI lanciano l’allarme: “Diecimila specialisti in fuga dal Servizio sanitario nazionale”

Al Centro Congressi 'La Nuvola' dell'Eur, a Roma, prosegue il 41esimo Congresso Nazionale dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani

Pubblicato:11-09-2023 18:03
Ultimo aggiornamento:11-09-2023 18:12

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ROMA – Al Centro Congressi ‘La Nuvola’ dell’Eur, a Roma, proseguono i lavori del 41esimo Congresso Nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), che si chiude mercoledì prossimo, 13 settembre.
La seconda giornata di incontri e dibattiti dell’evento ‘Una sfida capitale’ è stata l’occasione per il presidente del Congresso, Pierluigi Marini, per lanciare un allarme legato alla fuga dei cervelli all’estero, molti dei quali sono giovani chirurghi.


Negli ultimi anni– ha informato il professor Marini- circa 10mila specialisti hanno lasciato il nostro Servizio sanitario nazionale, in particolar modo quelli pubblici, per andare all’estero. E una percentuale importante ha riguardato i chirurghi. Si tratta di dati davvero preoccupanti. A questa perdita importantissima e gravissima, che non possiamo permetterci per sostenere la nostra sanità pubblica, si somma un altro fattore: i giovani non scelgono più di fare il chirurgo. Quest’anno circa 200 borse di studio sono andate perse“.


Il presidente del 41esimo Congresso Nazionale ACOI ha poi aggiunto che “noi abbiamo il compito di riportare serenità nel mondo della chirurgia, dare certezze ai giovani, stare loro vicino ma soprattutto dobbiamo dare loro la possibilità di recepire quelle fondamenta che servono a fare il chirurgo, perchè non si può dire a uno specializzando del quarto anno che può entrare in ospedale se non è formato”.



Per fare il chirurgo– ha tenuto a precisare il professor Marini- bisogna operare, c’è una Legge che regola il corso di specializzazione in chirurgia. Basterebbe rispettare la Legge, i parametri e i numeri di interventi previsti e abbattere il contenzioso medico-legale e noi torneremmo ad avere tanti bravi specialisti nei nostri ospedali“.
“Altrimenti- ha concluso il presidente del 41esimo Congresso Nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani- è un alert rosso che rischierà di portare al blocco delle attività nei nostri ospedali. È facile parlare con i diktat dell’abbattimento delle liste d’attesa: per riuscirci servono buoni specialisti, spazi di lavoro, tanta buona tecnologia e oggi faccio fatica a vedere queste cose”.

I NUMERI DEL CONGRESSO

Numeri impressionanti quelli del 41esimo Congresso Nazionale ACOI, che fino a dopodomani faranno di Roma la Capitale della sanità italiana: 2.210 chirurghi e più di 3.800 ospiti accreditati, 1.280 camere di albergo prenotate, oltre 50 aziende del settore medico ospedaliero, 12 delegazioni medico-scientifiche internazionali che si confronteranno in oltre 60 sessioni scientifiche e di approfondimento, 1.900 interventi e 350 contributi video e grafici.

LA TAVOLA ROTONDA ‘UNA SFIDA CAPITALE: IL FUTURO DELLA CHIRURGIA, LA FORMAZIONE E IL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE”

Intanto ieri si è tenuta l’interessante Tavola Rotonda dal titolo ‘Una sfida capitale: il futuro della chirurgia, la formazione e il contenzioso medico legale’, alla quale ha preso parte anche il vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, Luciano Ciocchetti. “Innanzitutto- ha sottolineato il presidente ACOI, Marco Scatizzi– dobbiamo riconoscere una sensibilità a questo governo, che ha raccolto sfide che non erano mai state raccolte da nessun altro esecutivo in precedenza”.


“È da molto tempo- ha proseguito- che stiamo parlando di un problema enorme, sia per noi chirurghi maturi ma soprattutto per quelli giovani: mi riferisco al contenzioso medico-legale, alle aggressioni spesso sostanzialmente proditorie e assolutamente immotivate che subiamo. Ma questo è un problema enorme, perchè genera costi con la medicina difensiva e un calo assoluto delle vocazioni a fare un mestiere impegnativo come il nostro”.
“L’onorevole Ciocchetti, ma anche altri esponenti di questo governo, che abbiamo contattato e con i quali abbiamo parlato- ha poi tenuto a sottolineare Scatizzi- sono sensibili ad avviare un progetto di legge che sia all’insegna della protezione contro quegli attacchi che sono totalmente immotivati“.
Senza ledere i diritti leciti a risarcimenti da parte dei pazienti qualora siano ragionevoli. Secondo me- ha concluso il presidente ACOI- è stata questa la cosa più importante che ieri il governo si è preso come impegno con tutti i chirurghi e prevalentemente con ACOI”.
Anche negli ultimi due giorni di convegno, il Centro Congressi ‘La Nuvola’ dell’Eur ospiterà numerosi appuntamenti scientifici, sessioni di lavoro, workshop, convegni e seminari a cui parteciperanno le massime istituzioni dello Stato, il mondo della sanità, della ricerca, le associazioni dei pazienti ma anche, per la prima volta, la sanità militare.

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