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Ospedale di Nuoro, pioggia di polemiche contro la giornalista che ha denunciato i disservizi. Todde la difende

I vertici della struttura sanitaria rispondono piccati, invitando la cronista a "informarsi", ma la governatrice sta con lei: "La sanità pubblica in Sardegna è in una crisi profonda e l’ospedale di Nuoro non fa eccezione"

Pubblicato:11-03-2024 12:53
Ultimo aggiornamento:11-03-2024 12:53
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ospedale nuoro
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CAGLAIRI – “Alla giornalista Elvira Serra, che con spirito di servizio ha denunciato con coraggio ciò che ha visto con i propri occhi e vissuto sulla propria pelle, va tutta la mia solidarietà. E la conferma che, non appena insediata, la salute dei sardi sarà al primo posto tra i miei pensieri e le mie azioni”. A dirlo è Alessandra Todde, presidente in pectore della Regione Sardegna, dopo le polemiche sul post social della giornalista del Corriere della Sera, che venerdì scorso aveva denunciato la situazione drammatica del reparto di medicina generale, con pazienti ‘”parcheggiati” nei corridoi e finestre chiuse “con lo scotch per le medicazioni“.

La stessa Serra aveva invocato le dimissioni in massa dei vertici della Asl Barbaricina, attirando una prima replica “morbida” del dg della Asl, Paolo Cannas, poi quella più piccata di Mauro Pisano, direttore del Dipartimento area medica del San Francesco: “Se avesse avuto il buon gusto di informarsi, (Serra, ndr) avrebbe potuto comprendere che quella situazione era solo temporanea– le parole del dirigente-. Il team del direttore del reparto di medicina, che le sembrerà strano, ha scelto Nuoro rifiutando sedi sicuramente più allettanti, stava lavorando per concludere gli iter assistenziali al fine di assorbire i pazienti, come la sua parente”.

Per Pisano “questi sfoghi ‘giacobini’ con richieste di licenziamento, servono solo a creare sfiducia in un territorio che invece sta pian piano ripartendo. Mi creda, abbiamo ancora tantissimo da fare e siamo noi i primi ad essere consapevoli di cosa non funziona. La prossima volta, ‘esca’ pure nei social, ma prima si informi con chi di dovere in modo che la sua protesta sia costruttiva e costituisca- ammesso e non concesso che sia necessario farlo- un pungolo per fare ancora meglio. Abbiamo necessità di proposte per migliorare”.


Sulla vicenda era intervenuto anche Luigi Arru, ex assessore alla Sanità nella giunta Pigliaru, e medico in servizio al San Francesco: “Faccio un’eccezione, parlo di sanità, e violo il silenzio che mi sono autoimposto da un po’ di tempo. Lo faccio per esprimere solidarietà al dottor Salvatore Zaru, direttore del reparto medicina del San Francesco. Nella storia che ha avuto una grande ribalta sui social, Zaru è l’ultima persona che cercherei e accuserei“. La sanità, ricorda Arru, “è una delle materie più complesse, più difficili da valutare, perché grande è la concorrenza di più fattori. Attenzione a trarre facili conclusioni anche dopo fatti disdicevoli per cui bisognerebbe sicuramente chiedere scusa ai cittadini per i disagi“. La prova per Arru “è che il settimanale americano Newsweek pubblica annualmente una graduatoria dei migliori ospedali nel mondo. Tra gli oltre 120 ospedali italiani segnalati, l’unico ospedale in Sardegna presente nella classifica è l’ospedale San Francesco di Nuoro“.

Diversa la visione della neo governatrice sarda: “La sanità pubblica in Sardegna è in una crisi profonda e l’ospedale di Nuoro non fa eccezione. Il diritto alla salute negato è uno dei più importanti tra i motivi per cui i sardi hanno votato per il cambiamento”. Quando la crisi sanitaria, poi, “tocca direttamente i propri familiari, il senso di frustrazione cresce e le mille storie ascoltate diventano vita vissuta- le parole di Todde-. Capita così che una giornalista seria, che fa onestamente il suo lavoro di descrivere la realtà che la circonda, viene presa di mira da chi è disposto a tapparsi gli occhi pur di blandire chi il potere lo ha gestito fino ad oggi, utilizzandolo per distribuire favori”.

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