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Il Pd in conclave: la segretaria Schlein si tiene alla larga da conventi e castelli

Il video commento del direttore della Dire Nico Perrone

Pubblicato:11-01-2024 15:36
Ultimo aggiornamento:15-01-2024 17:49

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ROMA – Visto quello che è successo in passato subito dopo gli ‘storici’ conclave del Centrosinistra forse è meglio tenersi alla larga da conventi e castelli. Al massimo si può mantenere un che di religioso soltanto nel nome. Deve averlo pensato la segretaria del Pd, Elly Schlein, che il 18 e il 19 gennaio riunirà i Dem in conclave al Park Hotel dei Cappuccini di Gubbio, in passato sede della scuola di formazione politica di Forza Italia. Due giorni per fare il punto sui prossimi appuntamenti elettorali, elezioni Europee in testa, e aggiornare l’agenda politica del partito.

Con la mente rivolta agli appuntamenti organizzati dalla sinistra, e negli anni seguenti dalle varie sfumature del centrosinistra, ricordiamo la due giorni dei Ds organizzata da Massimo D’Alema il 9 dicembre del 1995 nella Certosa di Pontignano per discutere del futuro della sinistra. Due anni dopo, l’8 e 9 marzo del 1997, Romano Prodi, leader dell’Ulivo, sceglie il castello medievale di Gargonza. Lì rinchiude tutti gli ospiti che per 48 ore si scervelleranno a trovare le ragioni di fondo della coalizione, che già mostrava segni preoccupanti da armata Brancaleone. Il meglio dell’Ulivo, narrano le cronache del tempo, si riunisce proprio nei locali ricavati dal frantoio dell’antico castello. Temi profondi quelli discussi allora rispetto a quelli terra terra di oggi: “Scenari ideali e quelli reali”; ”Nuovi valori, nuovi comportamenti”, “Intellettuali e politica”. E che nomi a guardar l’elenco: Umberto Eco, Luigi Nono, Stefano Benni, Sergio Mattarella, Prodi, Veltroni, D’Alema, Marini, Maccanico, Bertinotti e pure Dini. Tra gli intellettuali accorsi, tra gli altri, Maurizio Costanzo, Pietro Scoppola, Augusto Barbera e Paolo Flores D’Arcais. Arriviamo al 2006 quando Prodi organizza un seminario per i suoi ministri nella Villa Donini di San Martino in Campo, spronandoli a fare gioco di squadra. L’11 e il 12 gennaio del 2007 il grande salto con il conclave del governo che il premier Prodi organizza nella Reggia di Caserta. Di quella riunione, che doveva essere rigorosamente a porte chiuse, alla storia è passato lo stupore di Prodi quando ad un certo punto prese il microfono: ”Mi dicono che siamo in diretta su Radio Radicale”. Colpa di Marco Pannella refrattario a qualsiasi imposizione o divieto, che con aria angelica si era messo in platea a seguire i lavori vicino agli altoparlanti col suo cellulare collegato alla regia della radio. Vennero poi le riunioni di Pierluigi Bersani (2010) ed Enrico Letta (2013) nell’Abbazia di Spineto a Sarteano. Ricordiamo pure gli incontri di Francesco Rutelli, leader della Margherita, in quel di Frascati, o di Dario Franceschini a Cortona. Tra le curiosità, amavano i conventi, con frati veri però, anche politici di sinistra dura e pura come Rossana Rossanda, Pietro Ingrao e Mario Tronti. Tanti gli incontri nelle sedi dei benedettini camaldolesi a Monte Giove, Camaldoli e a San Gregorio al Celio dove i frati li accoglievano come ‘coscienza occidentale non credente’.


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