NEWS:

“Amnesty strappa i volantini con gli ostaggi israeliani”. L’Ong risponde: “Accusa infondata”

"L'accusa che sia stato nostro personale a strappare volutamente il volantino è infondata", dice l'Ong

Pubblicato:10-11-2023 13:46
Ultimo aggiornamento:10-11-2023 15:41
Autore:

mondiali di calcio
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – C’è un video che sta circolando sui social in cui l’Ong Amnesty viene messa sotto accusa. Secondo l’uomo che gira il video i militanti dell’organizzazione con il loro banchetto a piazza Dante, a Napoli, avrebbero strappato un volantino con le immagini degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas.

“Perché lo hai buttato nel cestino?- dice l’autore del video- Non siete di Amnesty? A voi non interessa il sangue ebreo?“. E prosegue nelle accuse: “Questo si chiama supporto al terrorismo. Voi dimostrate un doppio standard per le vittime nel mondo. C’è il sangue degli ebrei e il sangue di tutti gli altri, io ti ho dato questo e tu lo hai strappato e buttato”.


A rispondere alle accuse dell’uomo sono gli stessi attivisti che spiegano che sui loro banchetti non possono tenere volantini esterni ed è la stessa Amnesty che sui social scrive: “In modo aggressivo un uomo si è avvicinato a un nostro banchetto lasciando un volantino: è stato spiegato che non possiamo esporre materiale di altri gruppi, che pertanto è stato rimosso. L’accusa che sia stato nostro personale a strappare volutamente il volantino è infondata“.

Uno delle accuse più dure arriva dal presidente del Jewish economic forum, Johnatan Pacifici che su X scrive: “C’è qualcosa di più antisemita che strappare le immagini dei bambini israeliani rapiti? Lo fa Amnesty. Avete capito bene, Amnesty. Pagliacci antisemiti“.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia sottolinea: “Che il tutto sia stato ripreso in video, con tanto di zoom su dati personali, la dice lunga sulle intenzioni di chi l’ha realizzato: un’operazione orchestrata per delegittimare l’operato di un’organizzazione per i diritti umani che, peraltro, dal 7 ottobre chiede il ritorno in libertà degli ostaggi civili israeliani nelle mani di Hamas, ostaggi che sono doppiamente vittime di crimini di guerra, per il fatto che sono trattenuti da oltre un mese senza contatti con l’esterno e perché sono costretti a fare dichiarazioni in video rivolte alle autorità israeliane”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it