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Pisa, Giovani fumano a bordo. Autista li riprende e loro lo aggrediscono

Il gruppo di trasgressori ha provato anche a infrangere il vetro del bus, scagliando contro un tombino

Pubblicato:10-11-2022 16:58
Ultimo aggiornamento:10-11-2022 16:59

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FIRENZE – Nuovo caso di violenza ai danni del personale di Autolinee Toscane. Ieri sera, a Pisa, intorno alle 19.45 l’autista della Linea 5 Buffalmacco-stazione è stato aggredito da un gruppo di giovani. All’origine della colluttazione la richiesta mossa ai giovani di smettere di fumare a bordo, in quanto vietato dalla legge e irrispettoso nei confronti degli utenti. Un richiamo al quale i trasgressori hanno reagito con cattiveria, inveendo e provando sia a colpire il conducente che a introdursi nella sua cabina. L’aggressione è terminata soltanto una volta che l’autista è riuscito a chiamare il 113, anche se al loro arrivo le forze dell’ordine non hanno potuto che prendere atto che i giovani avevano già fatto perdere le loro tracce. Nel mezzo, però, è accaduto di tutto: dal tentativo di distruggere la strumentazione, ai pugni contro il vetro divisore. Pure una volta scesi dal mezzo, i giovani violenti hanno provato a sopraffare l’autista gettando un tombino contro il finestrino che, fortunatamente, ha retto all’impatto. Il conducente si è difeso e ha bloccato il bus e la viabilità in via Fermi. Ha quindi iniziato a suonare il clacson per reclamare attenzione nell’interesse, in primo luogo, degli altri viaggiatori.

SOCIETÀ DENUNCIA, MA IL PRESIDENTE AVVERTE: “SERVE BATTAGLIA CULTURALE”

Il fatto è stato immediatamente denunciato alle autorità competenti, ma la società attraverso il suo presidente, Gianni Bechelli, una volta ringraziato l’autista, le forze dell’ordine e ricordato il piano per la sicurezza che ha in mente Autolinee con telecamere e dispositivi di allarme, avverte: “Tali sistemi di vigilanza attiva seppur indispensabili non sono sufficienti perché occorre anche una comune battaglia culturale, soprattutto fra le giovani generazioni, che rimetta in primo piano il ruolo sociale e il valore per la comunità di chi lavora quotidianamente per garantire un servizio pubblico essenziale”.


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