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Sinistra all’americana, ipotesi ‘caucus’ per scelta del candidato a Roma

Rappresenta un'alternativa alle primarie 'classiche' che in Italia, almeno nelle ultime edizioni, sono state foriere di polemiche e contrattempi

Pubblicato:10-03-2016 16:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:22

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campidoglio (1)ROMA – Stefano Fassina, Ignazio Marino e (forse) Massimo Bray: la Sinistra vara i ‘caucus’ per la scelta del candidato sindaco. Le primarie all’italiana, fonte di polemiche in questi giorni, potrebbero andare presto in soffitta.

A quanto apprende l’agenzia Dire la Sinistra che a Roma lavora a una lista alternativa a quella del Pd, punta su un meccanismo all’americana per consultare la base su quale sia il profilo migliore. Messi da parte i gazebo, saranno le assemblee civiche, convocate municipio per municipio, o per macroaree comunali, a decretare il successo di un candidato rispetto a un altro.

Pur essendo ancora da definire gli aspetti organizzativi, e’ chiaro l’impianto base della consultazione. Si dara’ vita a un albo di elettori per ciascun municipio. I candidati saranno invitati a confrontarsi sui principali temi in agenda, e alla fine una consultazione ad hoc decretera’ il vincitore. La selezione dei votanti sara’ fatta con la massima apertura: non solo gli eletti, cioe’, ma anche rappresentanti delle associazioni, del volontariato, e ovviamente delle forze politiche che condividono il progetto. E’ la prima volta che in Italia si adotta il sistema dei caucus, nato negli Stati uniti nel 1972. Rappresenta un’alternativa alle primarie ‘classiche’ che in Italia, almeno nelle ultime edizioni, sono state foriere di polemiche e contrattempi.


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