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“Una vittoria del popolo” secondo la prima ministra Sheikh Hasina, “elezioni fake” stando a Abdul Moyeen Khan, il capo dell’opposizione: continua in Bangladesh lo scontro sulle consultazioni nazionali di domenica, che hanno visto un’affluenza di circa il 40 per cento. A segnare lo scrutinio il boicottaggio del fronte anti-governativo guidato dal Bangladesh Nationalist Party (Bnp). La richiesta all’esecutivo di Sheikh Hasina, alla guida della Awami League, prima ministra dal 2009, è un nuovo voto gestito da un’amministrazione neutrale. La prospettiva, secondo Khan, “un governo credibile e responsabile”.
Semiconduttori, biotecnologia, energia, mobilità e intelligenza artificiale: settori chiave di cooperazione economica tra Italia e Giappone, secondo l’ambasciatore nipponico Suzuki Satoshi. Di queste prospettive il diplomatico ha discusso in un’intervista con l’agenzia Dire favorita da Japan Italy Economic Federation a pochi giorni dal Forum Italia Giappone previsto a Roma il 19 gennaio. Ancora Suzuki Satoshi: “Italia e Giappone hanno un rapporto di partenariato strategico anche in ambito economico. In questo contesto, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha visitato il Giappone incontrando la sua controparte, il ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria Yasutoshi Nishimura, e hanno confermato cinque importanti ambiti di cooperazione per il futuro”. (QUI SPEECH DI FRANCESCO DEMOFONTI NEL VIDEO)
Lo stipendio del primo ministro devoluto interamente in borse di studio per alunni di eccellenza: l’idea arriva dal Ciad, uno dei Paesi più fragili al mondo, e a proporla è stato il nuovo capo del governo, Success Masra. L’annuncio, o forse la promessa, si vedrà, è stato fatto durante un intervento alla televisione nazionale. “Sento che servire la Repubblica per me è un privilegio” ha detto Masra. “Rinuncio al mio stipendio da primo ministro che destinerò interamente a un contributo sociale per le 23 province del Paese”. Secondo il capo del governo, la scelta dei minori che beneficeranno delle borse sarà trasparente e comunicata pubblicamente.
Una miss per presidente. La suggestione arriva dalla Namibia, dove anche se la modella in questione fosse bloccata dalla Costituzione il nuovo capo dello Stato sarà comunque probabilmente una donna. A dichiarare le proprie ambizioni in vista delle elezioni di novembre è stata Cassia Sharpley, 23 anni, incoronata nel 2022. Al suo annuncio dell’intenzione di candidarsi è seguito un dibattito sui giornali e tv a partire dal fatto che la Costituzione vieta un presidente che abbia meno di 35 anni. La favorita resta allora un’altra donna, Netumbo Nandi-Ndaitwah, 71 anni, la scelta del partito che governa la Namibia dall’indipendenza ottenuta nel 1990.
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