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I prezzi dei biglietti dei musei saliranno. Sangiuliano: “Se una cosa vale, va pagata”

"Dobbiamo adeguarci agli standard europei. In questo momento, mediamente, i grandi siti museali europei costano di più"

Pubblicato:10-01-2023 18:15
Ultimo aggiornamento:10-01-2023 18:15

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POMPEI – L’anno nuovo potrebbe portare rincari anche per i visitatori dei musei. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Pompei per la riapertura al pubblico della casa dei Vettii, uno dei simboli del parco archeologico. Sull’ipotesi dell’aumento dei prezzi dei biglietti di ingresso ai siti culturali, il titolare del Mic ha spiegato: “Dobbiamo adeguarci agli standard europei. In questo momento, mediamente, i grandi siti museali europei costano di più, fatta eccezione per la Gran Bretagna dove c’è una situazione particolare legata al regime fiscale che consente delle detrazioni che da noi non ci sono”.

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Sangiuliano ha proseguito: “Penso che dobbiamo adeguarci a questi standard perché tra l’altro c’è anche un discorso morale, etico perché se una cosa vale ed ha un valore intrinseco, storico, deve anche essere un po’ pagata. Del resto – ha rimarcato il titolare del Mic – una famiglia media americana che viene da noi investe in media 10-20mila dollari, quindi pagare 20 euro per la visita di un bene unico come Pompei ci può anche stare“.


Gli aumenti non riguarderanno però i più giovani: “Fino a 18 anni non pagano nulla e deve rimanere così – ha precisato Sangiuliano -. Fino ai 25 anni pagano solo 2 euro. Già esiste un sistema, che va raccordato, con il mondo della scuola e dell’università”. Il ministro ha poi ricordato: “Abbiamo una decina di siti – Uffizi, Mann, Pompei, il Colosseo – dove si concentra un grande flusso turistico. La capacità deve essere quella di ampliare lo spettro dell’offerta globale, cioè dirottare i turisti anche nei siti che sono meno noti”.

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