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‘Like a woman’, da Acli Roma il ‘kit di sopravvivenza’ per l’empowerment

Progetto 'E..vento di donna' presentata stamattina a centro Salvamamme

Pubblicato:09-10-2019 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:48

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ROMA – Autostima, autoprotezione, consapevolezza e cura di sé. Si articolerà in queste quattro macroaree il “kit di sopravvivenza” per l’empowerment femminile di ‘Like a woman’, tra le azioni di prevenzione targate Acli Roma inserite in ‘E…vento di Donna’, un progetto di informazione, formazione e sensibilizzazione contro la violenza di genere finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità e promosso da una serie di realtà sociali tra cui Acli Roma e Forum delle associazioni familiari del Lazio. ‘Like a woman’ è stato lanciato stamattina a Roma nella sede del centro ‘Salvamamme’ da Giulia Di Gregorio e Faida Di Santo di Acli Roma nell’ambito della quinta edizione dell’Ottobrata solidale, alla presenza della presidente di ‘Salvamamme’ Roma, Maria Grazia Passeri, e della presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio, Alessandra Balsamo. Presente anche l’assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità del XII Municipio, Paolo D’Eugenio, che ha annunciato l’apertura entro il mese di ottobre di un centro per la famiglia, che si occuperà di mediazione e supporto alla genitorialità, ed entro l’anno di uno sportello antiviolenza, “perché la violenza di genere non è solo un problema criminale”.

IL PROGETTO

Dieci i corsi che saranno attivati nei prossimi mesi, ognuno composto da quattro incontri “in cui verranno coinvolti esperti del settore”, dichiara Di Gregorio, responsabile dello sviluppo associativo di Acli Roma- Medici, che riassume così la mission di ‘Like a woman’: “Con questo percorso vogliamo incoraggiare le donne di qualsiasi età, dalle giovani alle mamme alle donne in menopausa, a strutturare la propria femminilità, partendo dalla salute per arrivare alla concretezza di sapersi difendere fisicamente, alla valorizzazione di sè”.


Per questo, un primo incontro, svolto in collaborazione con la Polizia di Stato e l’Unione Sportiva di Acli Roma, sarà dedicato “a sicurezza, autodifesa e autoprotezione– spiega la psicologa Alessandra Di Stefano- per poi proseguire con un secondo incontro su autoconsapevolezza e autostima, in cui ogni donna sarà supportata dagli psicologi nella ricerca dei propri strumenti pratici per la gestione dello stress quotidiano famiglia-lavoro o situazioni più emergenziali”.

Ginecologi, medici e nutrizionisti aiuteranno le donne a capire come prendersi cura della propria salute “che non è solo un diritto, ma anche un dovere”, dice la ginecologa Antonella Bonaccorsi, che punta sul sua professionalità di “medico internista della donna” per la strutturazione dell’identità di genere. E poi, “ultimo ma non ultimo- aggiunge Di Gregorio- esperti di estetica e di moda daranno consigli utili alle donne per valorizzarsi e vedersi più belle”, in un percorso a tutto tondo che “include anche una dedica da regalare a noi stesse”.

“A noi mamme manca spesso il tempo di truccarci, ma quando lo facciamo ci sentiamo più belle- racconta davanti al suo specchio Imael, 42 anni, tra le donne che oggi al centro ‘Salvamamme’ di via Ramazzini hanno avuto un assaggio di ‘Like a woman’ e che potranno usufruire del percorso per prime- Essere più bella mi fa sentire più sicura- spiega- ma anche la difesa personale è molto importante per noi donne, che possiamo insegnarla anche ai nostri figli”.

“Abbiamo scelto il ‘Salvamamme’ perché è il luogo per eccellenza che accoglie e restituisce alla donna identità e forza e perché è un’associazione in rete con le Acli di Roma- spiega alla Dire Di Gregorio- Abbiamo ritenuto simbolico lanciare un percorso di sostegno alle donne laddove c’è l’associazione per eccellenza che le sostiene. Il progetto, che inizierà qui al ‘Salvamamme’- aggiunge- proseguirà poi nel nucleo Acli di Acea, sul luogo di lavoro, e, in provincia di Roma, a Carpineto e Montecelio, dove sono presenti circoli storici delle Acli, nei centri anziani dove le donne che hanno superato i 60 anni ci hanno chiesto di usufruire di questo pacchetto”. “Moltissime mamme ci hanno chiesto come vestire, cosa mettere, come si devono truccare- racconta Maria Grazia Passeri- Le donne accolgono tutto ciò che può essere recuperato e ne fanno terreno di crescita, hanno una carica rivoluzionaria pazzesca. Con le Acli abbiamo un rapporto di grande sintonia, basato sulla concretezza degli aiuti, sulle poche parole, sull’evitare gli slogan vuoti- commenta- Questo centro fornisce aiuti a migliaia di donne, sia in stato di esclusione sociale e povertà, che vittime di violenza. Il concetto è quello di una formazione collegata a tanto sostegno economico, non con denaro ma con tutto quello che può servire ad una donna per mandare i figli a scuola in condizioni di dignità e per nutrirli adeguatamente”.

E sono proprio i bambini e gli adolescenti, i destinatari delle altre azioni di ‘E…vento di donna’, che entra nelle scuole “per prevenire gli stereotipi di genere e le prime forme di violenza più sottile- spiega Di Stefano- Il progetto, che ha una durata di 18 mesi e si concluderà nel giugno 2020, prevede anche percorsi individuali e di gruppo per il supporto psicologico e vuole essere itinerante, come lo sportello di ascolto psicologico e legale ‘Fiori di Loto’, per andare incontro alle donne in situazioni di fragilità e bisogno in tutta la città dal centro alle periferie. Perché spesso- conclude- la loro difficoltà è proprio nel chiedere aiuto”.

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