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VIDEO | Libia, Erdogan chiama Trump e promette una ‘nuova era’ dopo Haftar

Sul campo proseguono gli scontri: le truppe di Al-Serraj, sostenute da Ankara, stanno riportando una serie di successi contro il generale Haftar

Pubblicato:09-06-2020 08:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:27

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ROMA – “Una nuova era” per la Libia potrebbe cominciare grazie alla cooperazione tra Turchia e Stati Uniti: a sostenerlo e’ stato il presidente Recep Tayyip Erdogan, sulla base di accordi che sarebbero stati raggiunti durante un colloquio telefonico con l’omologo Donald Trump. Il capo di Stato ha detto della conversazione in dichiarazioni rilasciate all’emittente nazionale Trt.

Il colloquio ha seguito una serie di successi delle forze fedeli al primo ministro tripolino Fayez Al-Serraj, sostenute da militari turchi. Dopo la riconquista dell’aeroporto della capitale, le unita’ che supportano l’esecutivo hanno puntato a est su Sirte, ingaggiando combattimenti alla periferia della citta’ con l’Esercito nazionale libico che fa capo al generale Khalifa Haftar.


 


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Secondo fonti concordanti, negli scontri hanno perso la vita almeno otto civili. Il governo di Tripoli ha respinto una proposta di tregua avanzata domenica dal presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, sostenitore di Haftar. Secondo il ministro dell’Interno Fathi Bashagha, in particolare, un negoziato di pace potra’ tenersi solo dopo la caduta di Sirte.

Il governo russo, pure ritenuto vicino ad Haftar, ha fatto sapere di essere pronto a lavorare con la Turchia per un cessate il fuoco.

Nell’intervista Erdogan ha detto che Sirte resta un obiettivo militare delle forze di Al-Serraj insieme con i giacimenti petroliferi dell’area. Secondo il presidente turco, Haftar potrebbe essere presto destituito ed escluso dal “processo” politico in Libia.

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