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Tg Sanità, edizione dell’8 maggio 2023

Si parla di fine pandemia Covid, tumori con Ail, sclerosi multipla e il congresso Siaarti

Pubblicato:08-05-2023 17:29
Ultimo aggiornamento:08-05-2023 17:48

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COVID, OMS DICHIARA FINE PANDEMIA. SCHILLACI: RICORDARE AFFINCHÉ NON ACCADA PIÙ

Dopo oltre tre anni, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha decretato la fine della pandemia. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa, lo scorso 5 maggio, ha ricordato: “All’inizio della pandemia (dichiarata il 30 gennaio 2020, ndr) fuori dalla Cina c’erano circa 100 casi e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da qual momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportati dall’Oms, ma noi sappiamo che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti”. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha commentato: “Il mio pensiero va ai medici e agli operatori sanitari e sociosanitari che non hanno risparmiato energie per combattere questo incubo globale e alle persone che non ce l’hanno fatta. In loro memoria- ha aggiunto- non dobbiamo dimenticare affinché non accada mai più niente di simile”.

TUMORI, AIL: IN ITALIA 1.409 MORTI IN ETÀ PEDIATRICA IN 46 LUOGHI CONTAMINATI

“In Italia si registrano ogni anno 400mila nuovi casi di tumore e 180mila morti premature a causa del cancro. Questo dato non è distribuito sul territorio in modo uniforme e casuale: si registra infatti una concentrazione nei territori soggetti a inquinamento ambientale”. I dati sono emersi
a Roma in occasione della terza edizione del Convegno Nazionale ‘Curare è prendersi cura’, organizzato da AIL e dedicato quest’anno al tema dell’impatto ambientale sul rischio sanitario. Secondo il sesto rapporto ‘SENTIERI’, promosso dall’Istituto superiore di Sanità, l’ospedalizzazione e la mortalità della popolazione presente sul territorio italiano relativamente a 46 siti contaminati di interesse nazionale e regionale, intanto, registra 1.409 decessi in età pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti.

MAXI EMERGENZE, SIUST: IN ITALIA SERVE PIANO NAZIONALE PER USTIONI DA INCENDI

Un piano nazionale per affrontare le grandi emergenze sanitarie in caso di incendi ed esplosioni che causino ustioni di massa, di cui attualmente l’Italia è sprovvista, e che sarebbe però “fondamentale” per non fare andare in tilt il sistema sanitario. Per questo la SiUst, la Società italiana ustioni, dal suo 24esimo congresso nazionale a Viareggio ha lanciato l’appello a governo e istituzioni europee per uscire da questa zona grigia. “In Italia bastano anche meno di dieci pazienti gravemente ustionati per creare una maxi emergenza nazionale- ha fatto sapere Antonio Di Lonardo, presidente della SiUst- Abbiamo poche disponibilità di posti letto, pochi centri ustioni e mal distribuiti sul territorio nazionale”. Per questo è “necessaria una visione più ampia e anche rapida per organizzare il soccorso in caso di necessità”.


SCLEROSI MULTIPLA, NON SOLO FARMACI: DA SPORT AD HI-TECH ECCO ‘ALTRE‘ CURE

Robot e realtà virtuale, tecnologie digitali, esercizi fisici, counseling psicologico e lavorativo. Nella cura della sclerosi multipla, la riabilitazione può prendere forme molto diverse fra loro, tutte però volte a migliorare le condizioni delle persone con Sm e dei loro caregiver. Si è parlato delle ultime novità sul fronte della riabilitazione a Genova, dal 4 al 6 maggio, in occasione del 28esimo Congresso del Network RIMS. Il meeting, che ha visto riuniti i massimi esperti provenienti da tutto il mondo, è stato organizzato da Giampaolo Brichetto, direttore sanitario del Servizio Riabilitazione Aism Liguria e coordinatore della ricerca sulla riabilitazione di Aism con la sua Fondazione, in qualità di presidente del Rims, in collaborazione con Aism, Università di Genova e Istituto Italiano di Tecnologia.

IN ABRUZZO PROSEGUE PROGETTO PER IMPLEMENTARE MEDICINA DI PRECISIONE

Prosegue in Abruzzo il Progetto ‘Percorso regionale per l’implementazione della medicina di precisione nei territori italiani’, creato dal gruppo APMP- Associazioni Pazienti, insieme per il diritto alla Medicina Personalizzata in oncologia, con il supporto di Roche e in collaborazione con Deloitte, con l’obiettivo di promuovere il corretto utilizzo della medicina di precisione in oncologia sul territorio locale e nazionale. Secondo i dati più recenti, nel 2019 sono stati diagnosticati circa 7.800 nuovi casi di tumore maligno a carico di cittadini residenti in Abruzzo, numeri in linea con la media nazionale, che si traducono in un tasso di incidenza pari a 6 nuovi tumori per 1.000 abitanti. Il numero delle nuove diagnosi è in costante aumento per molteplici fattori, tra cui la diffusione degli screening o di altre forme di diagnosi precoce di alcuni tumori (come mammella e colon-retto), l’aumento dell’aspettativa di vita e i costanti miglioramenti negli anni di sopravvivenza dal momento della diagnosi.

ALLARME SIMIT: 200MILA CON INFEZIONE DA HCV NON DIAGNOSTICATA

Al via la quinta edizione del progetto Hand (Hepatitis in Addiction Network Delivery). Promosso dal provider Letscom E3 con il contributo non condizionante di AbbVie, toccherà città come Vicenza, Milano, Lecce, Torino e Roma con l’obiettivo di anticipare la fase di screening dell’epatite C nella popolazione a rischio, a cominciare dagli utenti dei Ser.D. E’ patrocinato dalle società scientifiche Simit, FeDerSerD, SIPaD e Sitd. “Lo Stato ha dato il via libera a un finanziamento di 71,5 milioni di euro per procedere allo screening dell’epatite C alla popolazione nata tra il 1969 e il 1989, oltre a tutti i tossicodipendenti e ai detenuti- ha spiegato il direttore scientifico della Simit, Massimo Andreoni- Se nei Ser.D. e nelle carceri lo screening sta procedendo abbastanza bene, nella popolazione generale non sta invece accadendo lo stesso”. Secondo le stime potrebbero essere in 200mila ad avere una infezione da Hcv ancora non diagnosticata.

I MAGGIORI ESPERTI ITALIANI DEL DOLORE A CONGRESSO CON SIAARTI

Sono stati oltre 500 i professionisti provenienti da tutta Italia che a Trento hanno affrontato un argomento di riscontro quotidiano nella pratica clinica, quello del dolore. L’occasione è stato il XXII Congresso Nazionale dell’Area Culturale Dolore e Cure Palliative (Acd) organizzato dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva. “Gli anestesisti-rianimatori- ha affermato il presidente Siiarti Antonino Giarratano- sono d’altronde un punto di riferimento del cittadino/paziente che ha il diritto di vedere trattato il proprio dolore, ma anche delle nuove generazioni di medici che diagnosticano e trattano le sindromi dolorose più complesse”.

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