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Addio file, con ‘Spid’ unica password in tutti gli sportelli

Basta con file e scartoffie, mai più mille password e chiavi d'accesso, basta con le vie crucis da uno sportello all'altro

Pubblicato:08-03-2016 10:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:07

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ROMA – Addio file e scartoffie, mai più mille password e chiavi d’accesso, basta con le vie crucis da uno sportello all’altro. È quanto promette Spid, acronimo di ‘sistema pubblico di identità digitale’, presentato stamane dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia a palazzo Vidoni. Si tratta di un sistema informatico con nome e password per accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione, e dei privati che intendono aderire al progetto, con un’unica identità digitale. Madia spiega: “Basta cone le due effe dell’amministrazione pubblica: basta file e faldoni. Con Spid lavoriamo per una Repubblica matura, perché migliaia di amministrazioni non si muovano più come isole ma come un corpo unitario che dà servizi ai cittadini, che risponde ai loro bisogni e non scarichi responsabilità di servizi inefficienti”.

Con Spid, aggiunge Madia, “si riuscirà ad avere attraverso un unico pin il mezzo per dare servizi ai cittadini, per permettere loro di adempiere agli obblighi. Ci saranno anche i servizi dei privati che decidono di entrare in questo meccanismo. È un sistema apripista anche per il privato”. Spid sarà disponibile dal 15 marzo, e le identità saranno rilasciate e certificate da Poste italiane, Tim e Infocert. “Questi sono i risultati di quando si lavora in squadra con la barra dritta- osserva l’amministratore delegato Francesco Caio- è stato un percorso pluriennale che renderà la vita più semplice ai cittadini. È un passaggio importante per un Paese europeo, con Spid siamo più avanti degli altri”.


Dal 15 marzo saranno pronte a fornire servizi ai cittadini tramite Spid l’Inps, l’Inail, la regione Toscana e l’Emilia-Romagna. Ad aprile si aggiungeranno Agenzia delle entrate, comune di Venezia e Firenze, regione Friuli Venezia Giulia. A giugno Piemonte, Lazio, Liguria e comune di Lecce. Firenze è all’avanguardia, visto che nei prossimi tre mesi, grazie anche alla regione Toscana, sarà la città con l’amministrazione pubblica più digitalizzata d’Italia: “In 3 mesi il cittadino di Firenze sarà un cittadino digitale”, assicura Antonio Samaritani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale. Tra una settimana saranno i 300 i servizi accessibili con Spid, 600 entro giugno. Spid, aggiunge Madia, “renderà il Paese più semplice, è pensato anche per restituire più tempo alle persone, è un progetto che coniuga l’evoluzione tecnologica alla parola diritti”. Tra le cose che a breve, tramite Spid, i cittadini potranno fare da un pc o da uno smartphone senza dover andare in qualche ufficio sono per esempio: verificare tramite l’Inps i contributi versati alla colf; compilare il 730 sul sito dell’Agenzia delle entrate; vedere il Cud; cambiare indirizzo di residenza; fare l’Isee; iscrivere i figli all’asilo nido; accedere allo sportello telematico per Imu, Tari e Tasi. Marco Patuano, ad di Tim, annuncia: “A breve doteremo tutti i 53mila dipendenti di Spid. L’obiettivo poi sarà convincere altre grandi aziende a fare lo stesso”. Il presidente dell’Inps Tito Boeri aggiunge: “Questa è una digitalizzazione essenziale, un rapporto diretto con i cittadini, riduce discrezionalità nella pubblica amministrazione”.

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