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Ghali accusato di essere anti-israeliano: “Io a Sanremo 2024 con un messaggio di pace”

Il rapper si difende e sottolinea: "Non si può fare finta di nulla: è necessario prendere una posizione perché il silenzio non suoni come un assenso"

Pubblicato:08-02-2024 10:24
Ultimo aggiornamento:08-02-2024 12:22
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Foto di Antonio De Masi

ROMA – Il Festival di Sanremo, come da tradizione, genera polemiche. Oggetto di discussione è diventata anche la canzone di Ghali, “Casa mia”. Il brano è stato accusato di fare propaganda anti-israeliana. A dirlo è il capo della comunità ebraica di Milano.

“Ieri sera al festival di Sanremo, uno spettacolo che dovrebbe unire gli italiani, è andata in scena una esibizione che ha ferito molti spettatori– ha scritto in una nota – Ghali ha proposto una canzone per gli abitanti di Gaza, ma a differenza di Ghali non possiamo dimenticare che questa terribile guerra è il prodotto di quanto successo il 7 ottobre. Dopo che i terroristi di Hamas, che controllano Gaza, superano il confine legalmente riconosciuto di Israele e sterminano in sole due ore oltre 1.400 ebrei, con donne stuprate e mutilate, le ragazze davanti ai propri genitori e le madri davanti ai propri figli, neonati bruciati vivi nei forni a microonde, bambini ammazzati a freddo uno per uno, disabili e anziani massacrati senza pietà”.


Ora è arrivata la risposta dell’artista, il quale smentisce ogni accusa: “Sto leggendo in rete appelli e commenti rispetto al testo della mia canzone. Sono venuto a Sanremo per portare un messaggio di pace– scrive- non ho né il ruolo né l’ambizione di risolvere una questione internazionale. Ma se la mia esibizione porta a ragionare sull’irragionabile, se la mia canzone porta luce su quello che si finge di non vedere, allora ben venga”.

E Ghali, che nel testo non fa nessuna citazione diretta, sottolinea: “Non si può fare finta di nulla: è necessario prendere una posizione perché il silenzio non suoni come un assenso. Il mio paese è l’Italia, e voglio essere fiero del mio paese”.

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