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ROMA – “Oggi abbiamo presentato l’esperienza del Barometro della sclerosi multipla, uno strumento di grande utilità a disposizione del legislatore ma anche del clinico e di coloro che organizzano i servizi, a partire dal sistema del farmaco. È inoltre uno strumento importante per far emergere la realtà dei cittadini e dei pazienti che si confrontano poi con le complessità di gestire ogni giorno la propria condizione di malattia”. Lo ha spiegato all’agenzia Dire il direttore Affari Generali e relazioni istituzionali dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), Paolo Bandiera, a margine del XLIV Congresso nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo), che si chiude domani a Roma.
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“Come associazione- ha proseguito- abbiamo portato questa esperienza di raccolta sistematica di dati, di condivisione e di elaborazione, mettendo in risalto come il metodo del Barometro sia un modello vincente, che si è affermato nel corso degli anni. Siamo infatti ormai arrivati all’ottava edizione“.
“Una pulizia di metodo- ha sottolineato Bandiera- che va a differenziare i bisogni ricostruiti attraverso dati molto robusti e testi didascalici di accompagnamento, oltre a veri e propri posizionamenti delle richieste e delle priorità che vengono affidate agli operatori del sistema per poter governare nella complessità del processo”.
“Nell’ambito della sclerosi multipla- ha inoltre reso noto il direttore Affari Generali e relazioni istituzionali Aism- in questi ultimi 20 anni abbiamo vissuto una grande crescita di farmaci, anche con molecole nuove di alta efficacia, ma anche con aspetti di costo significativi. E se da un lato ciò comporta la necessità di garantire in tutti i contesti una effettiva capacità e libertà di scelta nella prescrizione, questo va armonizzato anche con i modelli distributivi e con i processi di approvvigionamento, pensando anche alla somministrazione dei farmaci in un contesto domiciliare in cui dobbiamo anche capire come favorire competenza, accompagnamento, orientamento e supporto ai pazienti che in quel momento sono in un contesto distante rispetto all’ospedale”.
“Il messaggio che abbiamo voluto lanciare in questa occasione a quanti hanno partecipato, alla Sifo e al decisore- ha concluso Paolo Bandiera- è quanto sia importante poter valorizzare il ruolo del farmacista sotto diversi aspetti: prima di tutto nella valutazione dell’appropriatezza e correttezza delle prescrizioni rispetto alle indicazioni specifiche per i vari farmaci, ma anche per i processi di disponibilità, per le dinamiche di farmacovigilanza e, più in generale, rendendolo un protagonista autentico e importante del processo di assistenza in una patologia complessa come la sclerosi multipla”.
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