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Etiopia, Cuamm: “Lutto nazionale non ha placato le tensioni”

Dall'altro ieri, a Wolisso, nella regione dell'Oromia, tutti i negozi sono chiusi e sembra lo rimarranno per i prossimi giorni

Pubblicato:07-10-2016 12:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:09

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etiopia_map02ROMA – Il lutto nazionale proclamato dal governo di Addis Abeba “non ha calmato la situazione”. Ne è convinto Matteo Bottecchia, rappresentante Paese dell’ong Medici per l’Africa Cuamm in Etiopia, che in un comunicato si conferma osservatore attento della situazione: “Dall’altro ieri, a Wolisso – nella regione dell’Oromia, ndr – tutti i negozi sono chiusi e si prevede che la situazione rimarrà tale per i prossimi tre giorni”. Tuttavia gli animi sono ancora accesi: “nei giorni scorsi- ha scritto Bottecchia- i nostri collaboratori impegnati sul campo riferivano di auto date alle fiamme e lancio di pietre in zona Ayer Tena, e ancora di tensioni nelle zone di Sebeta e Alem Gena, quartieri periferici in uscita da Addis Abeba, sulla strada verso Wolisso, dove il Cuamm gestisce l’Ospedale che con 200 posti letto rappresenta la più grande struttura non for profit di tutto il Paese. Altri episodi minori si sono verificati anche in capitale”.

Per tutti questi motivi, ha aggiunto ancora, “ci stiamo attrezzando per rimanere autonomi. La strada che collega Addis Abeba a Wolisso è stata impraticabile per diverse ore a causa di manifestazioni nelle periferie della capitale, causando problemi relativi all’operatività dei servizi ospedalieri. Le bombole di ossigeno ad esempio sono in via di esaurimento e si rende necessario riuscire presto a muoversi per andarle a ricaricare. Oggi quest’operazione è ancora difficile”. Inoltre “si è deciso di interrompere momentaneamente gli spostamenti tra Addis Abeba e Wolisso, dove si trova la maggior parte del personale Cuamm impiegato in Etiopia”. Il Governo di Addis Abeba ha proclamato dall’altro ieri cinque giornate di lutto nazionale per i morti dei giorni scorsi.

etiopia_addis_abeba_2Domenica 2 ottobre violenti scontri hanno opposto i militari alla popolazione di etnia Oromo, che da circa un anno lamenta un atteggiamento discriminatorio da parte delle istituzioni centrali. L’esecutivo è infatti accusato di mantenere questi cittadini ai margini della vita istituzionale e pubblica, favorendo invece gli interessi dell’etnia etiope. Secondo la polizia, i morti tra i manifestanti sono stati 52, mentre per giornalisti e attivisti presenti sul terreno le vittime avrebbero superato le 300 unità. Medici con l’Africa Cuamm è presente a Wolisso dal 2000, dove il suo staff affianca i medici dell’ospedale San Luca, divenuto “punto di riferimento per la gestione delle emergenze ostetriche, ma anche per la cura della malnutrizione infantile, la diagnosi della tubercolosi e le cure ortopediche”. Sono nel 2015 “si sono registrate 78 mila visite ambulatoriali, quasi 13 mila ricoveri e 3.300 parti assistiti. Nello stesso ospedale è attiva la scuola per ostetriche, che conta 92 studenti iscritti” conclude la nota dell’ong.


di Alessandra Fabbretti, giornalista

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