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Fedez cantava “Carabinieri figli di cani”: per la Procura “Non è vilipendio”

Il pezzo usciva nel 2010 all'interno del mixtape "B.C.P.T.", uscito per Blocco Recordz

Pubblicato:07-09-2022 12:33
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 12:33

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ROMA – “Una critica aspra”, “una provocazione” che non ha “i connotati del vilipendio”. È destinata a chiudersi con un esito positivo per Fedez la causa aperta contro “Tu come li chiami”, brano del 2010 contenuto nel mixtape “B.C.P.T.”, uscito per Blocco Recordz.

Il pezzo non è su Spotify o altre piattaforme ma solo su YouTube. A luglio 2021 l’associazione Pro Territorio e Cittadini Onlus aveva chiesto l’oscuramento da qualsiasi spazio online per alcune frasi del testo che raffigurerebbero un immaginario le forze armate. In alcuni passaggi, Fedez dice: “Carabinieri e militari, io li chiamo infami. Tutti quei figli di cani. Tu come li chiami”.

Ora la Procura di Milano mette un punto e spiega: “La canzone ‘Tu come li chiami’ non ha i connotati del vilipendio ma solo quelli – penalmente irrilevanti – della critica aspra, della provocazione e della ricerca spasmodica della notorietà”.


Nello specifico, secondo quanto scrive il procuratore Francesco Cajani: “Si tratta dunque di valutare se e come l’espressione infami sia una denigrazione (e dunque un vilipendio) o una provocazione aspra, inopportuna, ma scriminata dal diritto dì critica ex art. 51 cp. La valutazione del contesto complessivo dell’album, del brano e dell’atteggiamento (ancorché costruito ad arte del personaggio Fedez) fanno propendere per la seconda ipotesi“.

L’associazione Pro Territorio e Cittadini Onlus ha fatto sapere che si opporrà alla decisione.

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