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Fumetti, Nico ‘scopre’ il Canova del Mann dalla matita di Pisapia

Tra strisce presentate oggi c'è anche Giulierini versione disegno

Pubblicato:07-06-2019 16:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:23

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NAPOLI – “L’idea di fare un volume che presentasse ai ragazzi l’avventura artistica di Canova è nata da una intuizione di Paolo Giulierini. Ho ripreso un personaggio già usato nel 2016 che accompagnava la riapertura della sezione egizia del Museo archeologico nazionale di Napoli”. Così il disegnatore Blasco Pisapia che ha presentato in conferenza stampa al Mann il suo nuovo lavoro, realizzato insieme a Valentina Moscon, ‘Nico alla scoperta di Canova’.
“Il progetto di unire il museo al mondo dei fumetti – spiega Paolo Giulierini, direttore del Mann e che è tratteggiato fra i personaggi del volume – nasce attraverso il progetto Obvia (Out Of Boundaries Viral Art Dissemination) della Federico II che intende veicolare l’immagine del museo attraverso nuove forme d’arte”.
“Il protagonista della storia – continua Pisapia – è sempre questo ragazzino un po’ refrattario al nozionismo, alla cultura impartita in modo troppo noioso e rigido, e che invece al museo riesce a stringere amicizia con alcuni dei reperti e delle statue più celebri che gli comunicano una nuova possibilità di trasmettere il sapere”.

Sulla tecnica di disegno, Pisapia è molto legato alla tradizione e predilige, nella realizzazione delle bozze, l’uso della matita “e poi per svilupparle ulteriormente, per la colorazione e per l’inchiostrazione, lavoro in digitale che – sottolinea – permette una pulizia maggiore e la possibilità di venire incontro alle esigenze degli editori e di poter, in tempo quasi reale, operare delle correzioni”.
Per dar vita ai suoi soggetti, il disegnatore prende spunto anche dalla vita reale perché “da un episodio quotidiano può nascere un’idea che non si trasforma subito, ma che al momento giusto, dopo essersi sedimentata, salta fuori e diventa parte della scrittura, dell’invenzione”.


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