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‘Manga Heroes’, star del fumetto e opere antiche a confronto al Mann di Napoli

Astroboy come un piccolo Eracle, Takemichi come un giovane Senofonte, passando per l'Uomo Tigre, Godzilla e i Pokémon

Pubblicato:21-04-2022 18:02
Ultimo aggiornamento:21-04-2022 18:02
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NAPOLI – Cosa accomuna le star del fumetto orientale e i capolavori dell’arte antica? Ce lo racconta la mostra ‘Manga Heroes. Gli eroi e i miti alle pendici del vulcano’, realizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli in collaborazione con Comicon e J-pop Manga. L’esposizione è in programma nella sala del Plastico di Pompei del Mann fino al 19 settembre 2022. L’allestimento è promosso nell’ambito del progetto di disseminazione ‘Obvia- Out of boundaries viral art dissemination’ dell’Università di Napoli Federico II.

L’esposizione crea connessioni fantastiche fra mondi solo apparentemente lontani: è il vulcano a configurarsi come vero e proprio trait d’union culturale. Dal Vesuvio, che nel 79 d.C.
seppellì Ercolano e Pompei, al Fuji, punto di riferimento per la tradizione pop giapponese, il passo è più breve di quanto si pensi. Nel percorso ‘Manga Heroes’, in cui è possibile ritrovare una selezione speciale di opere (circa centotrenta tra tavole originali, animation cells, caschi, toys e oggetti rari), gli eroi dei fumetti giapponesi sono messi a confronto con i personaggi mitici dell’antichità.

“Il Giappone, terra di vulcani e terremoti, è un paese culturalmente legato alla vicenda antica di Pompei, tanto da aver finanziato – sottolinea il direttore del Museo, Paolo Giulierini – molti scavi nelle città vesuviane e da ospitare, proprio quest’anno, la straordinaria mostra itinerante ‘Pompeii’ organizzata dal Mann nelle città di Tokyo, Kyoto, Sendai e Fukuoka. Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli promuoviamo ormai da quattro anni il festival – L’altro Giappone-, una finestra sull’arte nipponica contemporanea. E, come è noto, Kagoshima, città anch’essa con una baia e un vulcano, è gemellata da oltre sessant’anni con Napoli”.

La mostra crea anche una sorta di percorso archeologico ‘Mito manga’, raccontato per grandi temi narrativi, quasi epici. Astroboy come un piccolo Eracle, Takemichi come un giovane Senofonte, passando per figure mitologiche quali l’Uomo Tigre, Godzilla e i Pokémon. I destinatari dell’evento non sono soltanto i fan duri e puri, che appartengono alla generazione degli anni Settanta, ma anche i giovanissimi curiosi dell’arte del fumetto. E chi non è cresciuto con i Pokémon, Haran Banjo, pilota del maestoso Daitarrn 3 e Astroboy può di certo trovare in ‘Manga Heroes’ una vera e propria enciclopedia del fumetto e del folclore nipponico.


“Pensiamo che sia più che naturale, nell’ambito della collaborazione consolidata e ormai pluriennale tra il nostro Festival e il Museo Archeologico Nazionale, – sottolinea Claudio Curcio, direttore di Comicon – esplorare e presentare anche questo aspetto della produzione internazionale a fumetti, portando l’universo dei manga giapponesi nelle splendide sale del Museo”.

La mostra, curata da Jacopo C. Buranelli, si divide in sei sezioni: Il mito e la fantascienza, Demoni e Super Robot, Ai Piedi del Vulcano, Gigantomachie, Anabasi moderne e Guerrieri di Atena. In allestimento vi sono pezzi rari di Fabrizio Modina, Anima Firenze, Christian Colombo, Federico Profaizer, Enzo Francesco Crosera e altri collezionisti internazionali. Da non perdere, la preziosa raccolta di ritratti d’autore, firmata da Barbara Barberis che, con il suo progetto ‘Mecha’, ha immortalato i volti più iconici della Golden Age robotica giapponese.

Durante il periodo di programmazione della mostra ‘Manga Heroes’, i possessori di ticket o abbonamento di Comicon 2022 potranno accedere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli con biglietto speciale al costo di 7,5 euro. I visitatori di Comicon fruiranno anche di tariffe promozionali nei siti della rete ExtraMann.

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