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Roma, al liceo Cavour inaugurata targa in memoria del capitano Mario D’Aleo

Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Monreale ucciso a Palermo il 13 giugno del 1983 insieme ai suoi colleghi Giuseppe Bommarito e Pietro Morici

Pubblicato:07-05-2021 17:05
Ultimo aggiornamento:07-05-2021 17:05
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targa in memoria del capitano Mario D’Aleo
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ROMA – Questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha inaugurato al liceo Cavour di Roma la targa in memoria del Capitano Mario D’Aleo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Monreale ucciso a Palermo il 13 giugno del 1983 insieme ai suoi colleghi Giuseppe Bommarito e Pietro Morici. Il Capitano D’Aleo, Madaglia d’oro al valore civile, è nato a Roma nel quartiere di San Giovanni e ha frequentato il liceo scientifico Cavour dove nel 1973 conseguì il diploma di maturità.

Nel cortile del liceo Cavour nel momento in cui è stata scoperta la targa sono risuonate le note del silenzio eseguito da un trombettiere della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri. Alla cerimonia è intervenuto il Gen. di Divisione Marco Minicucci, Comandante della Legione Lazio dei Carabinieri, il fratello del Capitano Fausto, la preside del Cavour Claudia Sabatano e il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità Gianpiero Cioffredi. Erano presenti il Questore di Roma, Carmine Esposito, il Comandante della Guardia di Finanza Gen. Paolo Compagnone, il Capo Centro della Dia Col. Francesco Gosciu, il Capo Gabinetto della Prefettura di Roma, Vittoria Ciaramella, il direttore dell’ Usr Rocco Pinneri e il Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio Regionale, Rodolfo Lena.

“Abbiamo deciso– ha spiegato il presidente Zingaretti nel suo intervento- di ricordare il Capitano Mario D’Aleo nella scuola in cui studiò per la ragione che abbiamo scritto nella targa: Mario D’Aleo era un ragazzo come voi, che amava divertirsi, studiare, seguire le proprie passioni, e che a un certo punto della sua vita scelse la strada dell’impegno, in difesa dei valori su cui si fonda la Repubblica. È importante saperlo, perché persone come il capitano D’Aleo non devono essere percepiti come supereroi, ma come donne e uomini che hanno fatto una scelta, hanno deciso da che parte stare, e per questo si sono messi in gioco in prima persona. È importante per noi, per i nostri ragazzi, sapere che c’è sempre la possibilità di una scelta individuale, una responsabilità etica e la necessità di legare la memoria all’impegno contro le mafie. Affermare la presenza dello Stato- ha detto Zingaretti rivolgendosi agli studenti presenti alla cerimonia- significa combattere i mali principali di questa epoca: l’insicurezza, la solitudine, la paura. E chi deve assumersi per primo questo onere è proprio la vostra generazione”.


“Noi crediamo che questo sia il modo migliore di onorare chi come il capitano D’Aleo, ha lottato contro la mafia per far vincere nel nostro Paese valori civili e democratici La targa in memoria del Capitano D’Aleo farà riscoprire ai ragazzi che frequentano quotidianamente il liceo la figura di un ragazzo, di un servitore dello Stato che ha combattuto con coraggio la mafia e può rappresentare un esempio per gli studenti e le studentesse nel perseguimento dei valori della responsabilità e della legalità rafforzando al contempo la fiducia nelle Forze di Polizia e delle Istituzioni”, ha concluso il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità Gianpiero Cioffredi.

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