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Pd, Nardella: “Le primarie siano la regola del partito, non l’eccezione”

Il sindaco in direzione: “Aprire il congresso alla partecipazione massima, non sia voto su M5S o Iv-Azione”

Pubblicato:06-10-2022 17:16
Ultimo aggiornamento:06-10-2022 17:16
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Le primarie siano una regola della vita del Pd, non l’eccezione. Lo chiede il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo alla direzione del Pd. Durante il congresso, aggiunge, “avremo modo di confrontarci sui temi e sui valori che dovranno fondare il nuovo Pd”. Per questo “trovo condivisibile lo sforzo di Letta di stabilire un percorso ordinato anche sui tempi: non dobbiamo allungare il brodo, ma neanche restringerlo”. Inoltre “dobbiamo aprire al massimo questa fase congressuale a chi voglia partecipare anche se non appartiene al nostro partito. Partendo da idee programmi, piuttosto che da autocandidature, perché la leadership viene dopo la discussione sulle idee e i programmi”.

“No alle autocandidature, leadership viene dopo la discussione su idee e programmi”

Per Nardella, quindi, ora ai dem si apre “la prospettiva di cinque anni all’opposizione, una vera opposizione. Sarà la nostra traversata nel deserto, ma sarà una grande occasione. Ci aspetta un’opposizione forte. Non sguaiata, ma neanche subalterna alle altre minoranze. Perché, ribadiamolo, il nostro congresso non può essere un voto sull’alleanza con il M5S o Azine e Italia Viva“.


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