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Arcilesbica: “Tra Lgbt alcuni si sentono autorizzati a intimidire”

"Il 12 ottobre l'udienza, abbiamo sporto querela per falsa accusa di transfobia"

Pubblicato:06-10-2021 18:04
Ultimo aggiornamento:08-10-2021 18:21
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donne_bologna_manifestazione
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ROMA –  “Alcuni mesi fa abbiamo sporto querela contro chi ha aizzato un linciaggio mediatico contro ArciLesbica con la falsa accusa di transfobia. Il 12 ottobre prossimo si terrà l’udienza presso il giudice per le indagini preliminari. L’avvocata Andrea Catizone rappresenterà la nostra associazione”. Così in un comunicato le attiviste di ArciLesbica.

“La politica- proseguono- non si fa in tribunale e criticare le nostre posizioni contro l’utero in affitto e la self-id è legittimo. Siamo da sempre pronte al confronto, ma non siamo disposte a tollerare accuse infamanti di essere escludenti e fasciste. Chi ci ha diffamate come transfobiche ha alimentato odio contro di noi, che poi è sfociato in insulti, invocazioni di morte, minacce di percosse e di stupro, scritte sui muri della sede”.

Per le attiviste, “la nostra querela è una tutela per noi e per tutte le donne, anche quelle che ora ci attaccano, perché domani potrebbero essere al nostro posto. Nel movimento lgbt ci sono elementi che, in nome della loro visione dei diritti negati, si sentono autorizzati a ridurre al silenzio qualunque dissidenza attraverso l’intimidazione. Questa è la nostra prima querela,- concludono- cui seguiranno tutte quelle necessarie per ristabilire la possibilità di dibattere liberamente, a partire dal ddl Zan e oltre”.


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