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Tg Ambiente, edizione del 6 giugno 2023

Si parla di agricoltura 'green', mare, eventi climatici estremi

Pubblicato:06-06-2023 13:31
Ultimo aggiornamento:06-06-2023 16:34

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IN ITALIA L’AGRICOLTURA PIÙ GREEN D’EUROPA

L’Italia festeggia l’agricoltura più green d’Europa con 5.450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo. La conferma arriva da Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente celebrata dalle Nazioni Unite il 5 giugno. Tra le eccellenze italiane troviamo 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Il Belpaese è inoltre leader nel biologico con circa 86mila aziende agricole e una percentuale molto bassa di prodotti agroalimentari nazionali con residui chimici irregolari, oltre dieci volte in meno dei prodotti di importazione. Tra i primati, le 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi, e le 533 varietà di olive contro le 70 spagnole. Il patrimonio di biodiversita’ – avverte Coldiretti – è però messo ora a rischio dalla cementificazione.

GREENPEACE: TUTELARE 30% NOSTRI MARI ENTRO IL 2030

Nella Giornata mondiale dell’Ambiente, Greenpeace Italia ha diffuso immagini subacquee per documentare la straordinaria ricchezza della biodiversità presente nei fondali dell’Arcipelago Toscano e richiamare così all’importanza di proteggere il mare, il più grande ecosistema del pianeta, messo a dura prova da attività antropiche ed effetti dei cambiamenti climatici. Le riprese sono state effettuate il 30 e 31 maggio nei fondali al largo delle isole di Montecristo, Pianosa, Capraia e d’Elba. L’obiettivo è monitorare e documentare la biodiversità e la fragilità dei nostri mari, minacciati dai crescenti impatti della crisi climatica, dell’inquinamento da plastica e della pesca selvaggia che mettono a dura prova l’habitat di specie marine da tutelare. Il Mediterraneo, ricorda Greenpeace, è uno dei cosiddetti “hotspot” di biodiversità: pur occupando solo l’1% della superficie totale dei mari e degli oceani, ospita infatti oltre 17 mila specie, il 20-30% delle quali è autoctono. Secondo Greenpeace il 30% dei nostri mari va tutelato entro il 2030.

IN ITALIA BOOM DI EVENTI CLIMATICI ESTREMI

Un pianeta Terra sempre più in difficoltà, minacciato da una crisi climatica che non arresta la sua corsa e non risparmia nessun Paese al mondo. Campanello d’allarme: il trend in crescita degli eventi climatici estremi. Solo in Italia dall’inizio 2023 sono aumentati del +135% rispetto a quelli di inizio 2022. In particolare, nella Penisola, da gennaio a maggio, si sono registrati 122 eventi estremi contro i 52 degli stessi mesi del 2022. Gli allagamenti da piogge intense sono la tipologia che si è verificata con più frequenza con 30 eventi contro i 16 dei primi 5 mesi del 2022, segnando così un +87,5%. Inoltre, da inizio anno sono sei le regioni più colpite da eventi climatici estremi: 36 casi in Emilia-Romagna, 15 in Sicilia, 10 in Piemonte, 8 in Lazio, Lombardia e Toscana. A denunciarlo è Legambiente, che in occasione della Gornata mondiale dell’ambiente ha diffuso i nuovi dati del suo Osservatorio Città Clima e ha lanciato un messaggio al Governo Meloni: per aiutare l’ambiente e contrastare la crisi climatica in atto, servono politiche climatiche più ambiziose accompagnate da interventi concreto, a livello nazionale ed europeo.


WWF: ESTENDERE DIFFERENZIATA A TUTTI I PRODOTTI PLASTICI

Arredamenti, penne, spazzolini, giocattoli, pettini e molto altro. Siamo circondati da oggetti in plastica che la regolamentazione attuale non ci permette di riciclare. Nella Giornata mondiale dell’ambiente, il Wwf pubblica un nuovo report sulla plastica e chiede al governo di andare oltre il riciclo dei soli imballaggi e di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo. Obiettivo: far crescere l’economia circolare come valore condiviso. La plastica – sostiene il Wwf – deve essere gestita in maniera più efficace ed efficiente, coordinata e integrata, coinvolgendo tutti gli attori e agendo in tutte le fasi, dalla sua produzione, al suo impiego e fino allo smaltimento. Il report conferma che l’Italia è tra i peggiori Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa. Attualmente, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra. Senza un freno, la percentuale potrebbe aumentare fino al 4,5% entro il 2060.

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